Maria_Zanghi
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occupazioni scuole"Diminuiscono i fondi per la scuola e aumentano quelli per gli armamenti" - questa la critica più pesante che le organizzazione studentesche fanno al governo e attraverso cui giustificano l'aumento considerevole di scioperi e occupazioni nelle scuole d'Italia.

"Il ministro Bianchi e questo governo continuano a prendere in giro le studentesse e gli studenti e il loro futuro" - gridano a gran voce, anche rispetto ai numerosi fatti di cronaca che hanno visto protagonisti diversi studenti, morti sul lavoro durante gli stage scolastici. Le manifestazioni continueranno ad aumentare: da inizio anno più di 200 scuole sono state occupate.

Più soldi per le armi e meno per la scuola: crescono le proteste

Secondo Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell’Unione Degli Studenti, le occupazioni scolastiche nel nostro Paese non si fermeranno finché dal governo non verrà considerato il punto di vista degli studenti. "Non solo continua a non ascoltarci ma gioca sul nostro futuro, togliendo finanziamenti all’istruzione per darli agli armamenti" - afferma il rappresentante.

Una scelta, quella dell'esecutivo, che ha portato all'aumento considerevole del malcontento generale, manifestato attraverso nuove occupazioni. Una situazione mai vista prima d'ora: "Dall'inizio dell’anno più di duecento scuole nel paese sono state occupate - racconta Unione Degli Studenti - nell’ultimo mese ventidue a Cagliari e provincia, mentre a Milano è stata occupata da poco la trentesima scuola. A febbraio più di cinquanta scuole sono state occupate a Torino e provincia e su tutto il territorio nazionale".

"Ci sentiamo presi in giro da Bianchi e dal governo"

Nonostante l'organizzazione degli Stati Generali, durante i quali il Ministro Bianchi aveva provato a trovare un punto d'incontro con gli studenti, a oggi nulla è stato fatto per portare avanti le loro richieste. "Il ministro Bianchi e questo governo continuano a prendere in giro le studentesse e gli studenti e il loro futuro - continuano gli studenti - oltre a non intervenire in materia di rapporto tra scuola e lavoro successivamente alla morte di due nostri coetanei durante i percorsi di stage, non mettono in discussione l’attuale sistema d’istruzione e in più prevedono di definanziarlo a favore di spese militari". Realtà non più accettabile e che continuerà a essere ostacolata mediante mobilitazione e ondate di occupazioni che si moltiplicheranno: "Di questo il governo può starne certo" - conclude Redolfi.
Data pubblicazione 13 Aprile 2022, Ore 10:09 Data aggiornamento 13 Aprile 2022, Ore 10:57
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