
L’emergenza sanitaria da Covid-19 va ormai avanti da più di un anno e le inesorabili misure anti-contagio hanno lasciato milioni di studenti nelle proprie abitazioni, intenti a vivere la vita scolastica attraverso lo schermo di un pc.
Dalla periferia di Palermo arriva un interessante esperimento condotto da un docente di italiano, storia e geografia proprio durante una delle tante videochiamate che hanno sostituito le lezioni frontali. Il messaggio di solidarietà, inviato alle sue studentesse, ha fatto il giro del web.
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Didattica a distanza: prof si benda per solidarietà agli studenti della sua classe
Tra le vittime delle inesorabili disposizioni anti-contagio disposte dal Governo dopo lo scoppio della pandemia ci sono sicuramente gli studenti, chiusi nelle loro abitazioni per continuare a seguire le lezioni in modalità telematica. Dopo un lungo anno di restrizioni, sacrifici e rinunce, però, la perdita di certezze nei volti degli studenti è pressoché evidente. Da una delle periferie più difficili di Palermo, quella del quartiere Brancaccio-Sperone, arriva l’interessante esperimento condotto da un docente di italiano, storia e geografia durante una videochiamata. La lezione della giornata non prevedeva la spiegazione di un autore di letteratura italiana o una guerra da studiare: quella pensata dal professore Francesco Carnevale doveva essere una lezione di vita, contro il timore, la paura e l’ansia generata in un periodo così difficile. Per riuscire nell’obiettivo ha deciso di bendarsi e dare la parola alle sue studentesse del Cirs - corsi di obbligo per combattere la dispersione scolastica - invitandole anche ad accendere la videocamera. A Repubblica, il docente ha raccontato: “La cronaca ci racconta di allievi costretti a bendarsi per dimostrare di aver appreso la lezione, di aver ingurgitato il contenuto, di essersi riempiti come un contenitore. Ebbene, il mio gesto, si oppone a tale modello, il mio gesto vuole rappresentare un modello educativo dove quello che conta è l'esempio non la nozione, dove il docente, ponendosi all'ascolto dell'allievo impara e insegna, ascolta e viene ascoltato".
L’esperimento del prof bendato: "Voglio solo ascoltare le vostre voci"
Dopo la frase pronunciata dal prof, "Voglio solo ascoltare le vostre voci", tutte le studentesse hanno acceso la videocamera e hanno iniziato a raccontare il modo in cui vivono l'emergenza sanitaria. Tra gli interventi fatti c’è quello di Liliana che ha detto con risolutezza: “Per la pandemia provo un profondo odio”. Tra le sue argomentazioni è emersa la mancanza di certezze circa il futuro che la attende e l’impossibilità di avere un contatto fisico con i suoi coetanei: “Ormai è finita la vita sociale”. Come raccontato dal docente a Repubblica, l’esperimento da lui azzardato ha funzionato e dopo questa intensa lezione di vita in videochiamata le studentesse hanno iniziato a collegarsi con costanza e soprattutto con la videocamera accesa, vincendo così quella paura e quella vergogna provata dall’inizio della didattica a distanza.Paolo Ferrara