
Qualche parola di troppo scatena una rivolta degli studenti. Un docente al liceo Parini di Milano avrebbe usato dei "toni irrispettosi" nei confronti delle coppie gay, durante un dibattito in classe.
Gli studenti, turbati dai termini e dai modi usati dall'insegnante, hanno scritto una lettera al dirigente scolastico per chiedergli di prendere provvedimenti. E il preside avrebbe accolto la richiesta, inviando una comunicazione all'Ufficio Scolastico provinciale. Lo scrive LaRepubblica.it edizione Milano.UN DIBATTITO SI TRASFORMA IN BUFERA - Il fatto risale alla settimana precedente le vacanze pasquali. Nello storico liceo milanese, prof e studenti erano occupati a dialogare sul tema delle coppie gay e dei diritti civili, un tema caldo e di forte attualità, ma qualcosa va storto. Il docente infatti avrebbe espresso opinioni dure in merito, lasciandosi andare anche a commenti offensivi contro gli omosessuali secondo gli studenti, trasformando un dibattito in una discussione accesa sul tema. I ragazzi colti alla sprovvista dalla situazione non sono riusciti a controbattere alle forti parole e ai modi del loro insegnante: hanno così deciso, qualche giorno fa, di scrivere al proprio dirigente scolastico.
Un video ironico dei The Jackal sul tema dell'omosessualità
IL PRESIDE: "STIAMO FACENDO TUTTE LE INDAGINI" - Il preside della scuola, Giuseppe Soddu, a seguito dei fatti ha chiarito: "Stiamo facendo tutte le indagini necessarie per chiarire cosa è successo davvero, naturalmente sentendo tutte le versioni". Nel frattempo però, come riportato da Repubblica.it, avrebbe inviato una comunicazione urgente all'Ufficio Scolastico provinciale per capire il da farsi. In questi giorni a scuola il fatto è diventato argomento molto chiacchierato tra docenti e studenti, che si dividono sui torti e le ragioni da assegnare. "Se quelle frasi fossero confermate sarebbe davvero molto sgradevole, a maggior ragione in una scuola aperta al dialogo come la nostra e dove nessuno si permette di esprimere giudizi sulle inclinazioni sessuali", commenta uno dei rappresentanti degli studenti, che comunque dimostra una certa cautela: "Aspettiamo comunque che si faccia chiarezza per giudicare". Sono in corso delle verifiche e degli accertamenti per capire nel dettaglio cosa sia davvero successo nella classe in quelle ore.

Carmine Zaccaro
Follow @carminezaccaro