
"Reclusi" in classe durante la ricreazione e divieto di assemblea. Più che a scuola, sembra di essere in una caserma. Questo è quello che avranno pensato gli alunni del Liceo Classico "Genovesi" di Napoli, una vera e propria istituzione del capoluogo partenopeo, riguardo le direttive del dirigente scolastico.
E non si tratta di una misura recente, ma di una disposizione in vigore da diversi anni, come commentano, al quotidiano locale 'Il Mattino', alcuni alunni del Liceo: "Da tre anni, ormai ci viene negato l'intervallo. Non possiamo lasciare la nostra aula che ormai sentiamo come un bunker e questo per motivi di sicurezza, secondo la preside, e molte volte i professori ci negano anche i 10 minuti di pausa in classe”. In realtà, sempre secondo gli studenti, la situazione non sarebbe così critica dal punto di vista della sicurezza per portare a queste misure così forti. Negato, così, il diritto alla socializzazione con molti ragazzi che conoscono solo i compagni di classe: "Non conosciamo chi frequenta la nostra scuola e le matricole non hanno modo di confrontarsi con noi. Stringere amicizie con i ragazzi di altre classi è diventato impossibile e non è accettabile. Non chiediamo nulla di strano, vogliamo solo essere liberi di vivere in maniera spensierata l'intervallo".