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giornata internazionale contro omofobia

Se fosse un film sarebbe "Il silenzio degli insegnanti". Circa 1 ragazzo su 3 racconta di non aver mai affrontato il tema dell'omosessualità a scuola, e peggio un altro 1 su 7 svela che quando gliene hanno parlato, i suoi prof l'hanno definita una malattia.

Il 2 febbraio il ddl Cirinnà sulle unioni civili e le adozioni per le coppie omosessuali affronta per la prima volta il voto del Senato, ma tra i banchi di scuola è ancora tutto un tabù, tanto che se 1 studente su 5 scoprisse di essere gay non ne parlerebbe con nessuno. Probabilmente tutto è ricollegabile a quell'1 su 3 che denuncia casi di omofobia da parte di docenti e coetanei tra le mura scolastiche. Dati di una web survey di Skuola.net su un campione di circa 4mila studenti di medie e superiori.

foto di omofobia a scuola

OMOSESSUALITÀ &CO.: NECESSARIA EDUCAZIONE ALLA SESSUALITÀ - È chiaro che c'è un problema. “Prima di parlare di omofobia a scuola, è necessario parlare di sesso-fobia” – dichiara Fiorenzo Gimelli, presidente nazionale AGeDo, Associazione Genitori di Omosessuali, che riunisce le famiglie e gli amici di persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender. “Da anni insistiamo sulla necessità di insegnare l’educazione alla sessualità e all’affettività a scuola, ma incontriamo troppe resistenze - continua Gimelli - E’ chiaro che se non si hanno i mezzi per gestire le proprie pulsioni e i propri sentimenti sia difficile entrare in relazione con gli altri, e si generi discriminazione e omofobia. Quando sono oggetto di bullismo poi troppo spesso i ragazzi gay sono soli nella loro battaglia. Si pensi che solo circa il 20% dei ragazzi gay ha fatto coming out, così spesso la famiglia neanche immagina ciò che sta passando. E la scuola al momento non è preparata ad accoglierli. E’ un vero problema se si pensa che il 5-10% della popolazione umana è omosessuale: questo vuol dire che tutti noi abbiamo tra amici e parenti una persona gay".

foto di omofobia a scuola

foto di omofobia a scuola

E SE IO FOSSI GAY? - L’insicurezza dei giovanissimi nel relazionarsi al tema dell’omosessualità si manifesta anche quando sono messi di fronte a casi reali di discriminazione e di omofobia. Il 33% dei ragazzi che sostiene che nella sua scuola sono avvenuti episodi di omofobia dichiara di non aver fatto niente per reagire. Quando i casi di omofobia sono avvenuti online (9% del totale), è ben il 54% a dire di aver scelto di rimanere in disparte senza prendere iniziative. Ecco perchè se poi si avessero dubbi sulla propria identità sessuale, o si acquisisse la consapevolezza di essere gay, circa 1 su 5 si chiuderebbe nel più assoluto silenzio.

foto di omofobia a scuola

Crozza e l'omofobia

GAY: RAGAZZE E RAGAZZI - Dalla ricerca tuttavia emergono elementi interessanti riguardo al genere. Esistono infatti variazioni a seconda che rispondano studenti di sesso maschile o femminile. Se dovessero rendersi conto di essere omosessuali, le ragazze sarebbero disposte in una percentuale superiore alla media a confidarsi con i genitori e avrebbero meno problemi nel coming out. I ragazzi, invece, si chiuderebbero in sé stessi. Allo stesso modo le ragazze dimostrano una maggiore sensibilità sul tema, rispondendo con più reattività di fronte ai casi di omofobia: oltre a dare più importanza a questi episodi (sono in una percentuale superiore alla media le ragazze che dichiarano che nella propria scuola ci sono stati casi di discriminazione), si mostrano pronte più dei ragazzi a prendere posizione contro di essi. Sono le studentesse poi a dichiarare in misura maggiore di affrontare il tema a scuola con i professori o tra studenti, rispetto agli studenti di sesso maschile.

foto di omofobia a scuola

Carla Ardizzone

Serena Rosticci