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professore rinuncia ai mondiali di atletica per i suoi studenti"Ai miei studenti chiedo molto, oltre che allo studio ovviamente, soprattutto dal punto di vista emotivo" - giustifica così la decisione di rinunciare ai Mondiali di atletica Emiliano Raspi, docente di Storia e Filosofia al liceo scientifico Carducci di Pisa.
fonte foto: via Facebook

Una scelta inevitabile, di rispetto nei confronti di quegli alunni che ha seguito e sostenuto per cinque anni e che a giugno prossimo dovranno affrontare la Maturità 2022.

Un professore e un atleta master tra gli otto più forti al mondo che ha scelto di dare rilevanza assoluta alla sua professione di insegnante e guida, durante uno dei momenti più importanti per la vita dei suoi studenti.

Docente e atleta, rinuncia ai mondiali per stare vicino agli studenti durante la Maturità

La finale dei 100 metri si svolgerà il prossimo 29 giugno a Tempere, in Finlandia. Un sogno che Emiliano Raspi, docente di Storia e Filosofia, avrebbe potuto coronare dopo decenni di impegno e sacrificio, ma a cui rinuncerà per una causa ancora più nobile: seguire i suoi studenti durante gli Esami di Stato 2022. La data scelta per lo svolgimento del mondiale, infatti, cadrebbe proprio durante il periodo clou della Maturità e il professore ha dovuto compiere un'ardua scelta. "Credo che il mio mestiere, almeno per come lo interpreto io, non sia solo un lavoro" – ha scritto su Facebook l'insegnante. "Ai miei studenti chiedo molto, oltre che allo studio ovviamente, soprattutto dal punto di vista emotivo, nella cura del rispetto per il prossimo e nel coltivare un minimo di educazione, intesa nel senso più alto del termine. E inevitabilmente capita, così, che nel corso del triennio si instauri con gli alunni un rapporto di fiducia reciproco che, in tutta sincerità, non me la sono sentita di tradire".

La lezione di vita agli studenti

Una decisione che, come immaginabile, gli è costata tantissimo. Dopo anni di allenamenti, "terapie dolorosissime (e costose) che ho dovuto sopportare per rimettermi in sesto dopo un bruttissimo infortunio passando dai sacrifici a cui ho sottoposto la famiglia per potermi allenare regolarmente", per il professore la finale dei mondiali di atletica sarebbe stato il giusto risarcimento. Ma, nonostante l'impegno, ha deciso di non voltare la faccia ai proprio studenti maturandi: "Non so se i ragazzi comprenderanno fino in fondo, anzi forse non succederà e non per scarsa gratitudine, ci mancherebbe, ma semplicemente perché per loro fortuna sono ancora dannatamente giovani". Ma, continua Raspi "sono certo che, un domani, capiranno che avendomi dato tanto non potevo lasciarli soli…e magari in una situazione simile, chissà, si comporteranno di conseguenza".