
La scuola è ripartita in presenza in queste prime settimane di 2022, ma non senza complicazioni. Infatti, nonostante le polemiche, la volontà del Ministero dell’Istruzione, condivisa con l’attuale governo, di mantenere aperte gli istituti di ogni ordine e grado rimane ferma, anche se le difficoltà sono numerose.
A riportare le criticità è intervenuta la presidente dell’Associazione nazionale presidi-Lazio e dirigente del Liceo Newton a Roma, Cristina Costarelli, che ad Adnkronos ha dipinto una situazione molto complessa: “Tra i dieci e i dodici professori assenti al giorno per scuola nel Lazio, con un risultato di circa un'ora di buco quotidiano per classe".
- Leggi anche:
- Ritorno a scuola, in Dad solo il 6,6% delle classi: i numeri ufficiali del ministero
- Covid a scuola, con due casi i vaccinati rimangono in classe senza tampone (ma con Ffp2)
- A scuola mancano i professori, li sostituisce la preside
Costarelli: “Classi in Dad in aumento”
“C’è un’enorme difficoltà a trovare supplenti.” Ad affermarlo è Cristina Costarelli che ha poi sottolineato: “Abbiamo docenti di potenziamento interno, ma non sono sufficienti neanche quelli perché le assenze sono numerose e improvvise. Così restiamo scoperti".Nonostante la situazione contagi rimanga stabile, come confermato da Costarelli, “non registriamo aumenti, al Newton i positivi sono sempre un'ottantina”, a preoccupare sono le classi che continuano a dover sospendere le lezioni in presenza per sostituirle con la didattica a distanza.
“Sta succedendo che le classi stanno andando in Dad - rimarca la preside - Mentre il 10 gennaio le positività erano legate al Natale, adesso lo sono rispetto ai ragazzi che hanno iniziato a frequentare e che generano classi a distanza e varie situazioni di didattica mista, cioè Ddi.” Ha quindi proseguito Costarelli, aggiungendo: “Notiamo un aumento delle classi in Dad.”
La situazione nel Lazio
Dunque, anche se i positivi non sono aumentati, ma rimangono stabili nel tempo, le classi completamente in Dad invece stanno diventando sempre di più: “Ne stimiamo circa 2-3 per scuola” afferma Costarelli.Per dare conto del fenomeno, la preside ha presentato una serie di dati: “Possiamo dire che si stimano nel Lazio tra 2.000 e 2.500 classi in didattica a distanza, cioè con tutti gli studenti collegati da casa; che circa il 60% delle classi della Regione è in didattica mista, dunque più o meno 34mila classi fanno lezione con gruppi di studenti collegati online e altri in classe in presenza; e che approssimativamente l'l'80% della didattica mista è in sorveglianza, equivalente a circa 15mila classi", per le quali è obbligatorio l'uso di mascherine Ffp2, conclude Costarelli.
Mascherine Ffp2 obbligatorie a scuola: una spesa a carico delle famiglie
Un altro tema molto delicato è legato proprio al reperimento delle famose mascherine Ffp2, obbligatorie per il regime in sorveglianza: chi le deve fornire ai ragazzi?"Gli studenti devono procurarsele da soli - sottolinea la dirigente - Al Newton oggi ho 7 classi in sorveglianza, dunque circa 200 studenti che devono comprarle e indossarle in classe. Le scuole non possono acquistarle: non abbiamo nessun aiuto, né da parte della struttura commissariale, né abbastanza fondi a disposizione per sopperire a numeri del genere, in media 300-400 mascherine al giorno. Al momento quindi le stanno comprando le famiglie, io non posso fare altrimenti che chiederle".