
La vittima, all'epoca dei fatti 17enne, ha subito sporto denuncia affermando di essere stata toccata dal collaboratore scolastico mentre saliva le scale con un'amica. Un contatto della durata tra i 5 e i 10 secondi, come testimoniato dalla ragazza che ha anche affermato di aver sentito la mano dell'uomo sotto gli slip.
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”Uno scherzo maldestro”: i giudici assolvono il bidello
Il Pubblico Ministero aveva chiesto 3 anni e 6 mesi di reclusione per il bidello 66enne, salvato in extremis dalla strategia dei suoi legali che hanno da subito parlato di uno “scherzo maldestro”. Una tesi che ha convinto il giudice della quinta sezione penale del tribunale di Roma ad assolvere l'imputato. ”La tesi difensiva dell'atto scherzoso appare convincente" si legge negli atti, come ha riportato il 'TgLa7'. ”L'azione - scrivono i giudici - dura una manciata di secondi, senza alcun indugio nel toccamento. Una manovra maldestra, ma priva di concupiscenza”. Per il tribunale, dunque, il reato non sussiste.
La sentenza che provoca rabbia: flash mob delle studentesse davanti il MIM
La sentenza sta suscitando sdegno nell'ambiente scolastico. Nelle chat di classe rimbalzano gli articoli dei giornali che riportano la notizia. Sul piede di guerra anche gli studenti, in particolare, la Rete degli Studenti Medi del Lazio, sindacato studentesco, ha fatto sapere tramite la portavoce Tullia Nargiso: "Siamo indignati dalla motivazione della sentenza di nuovo una molestia non viene riconosciuta in quanto tale per una motivazione assurda, sta volta addirittura in virtù della sua durata. Vogliamo sentirci sicure in ogni luogo, e in particolare a scuola che dovrebbe insegnare a riconoscere e abbattere le violenze di genere e le discriminazioni, invece ancora una volta questo non succede, e anzi gli edifici scolastici diventano teatro di molestie neppure riconosciute e punite". Nelle scorse ore le studentesse dell'istituto coinvolto si sono riunite in un flash mob davanti al Ministero dell'Istruzione e del Merito per denunciare l'accaduto.