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studentessa si lancia dalla finestraNonostante le precarie condizioni in cui versa, la scuola continua a funzionare. Svolgendo quell'antica missione di protezione nei confronti di ragazze e ragazzi che vivono il contesto scolastico.
fonte foto: via la Repubblica

E c'è da dire che Franco Rotunno, 63enne di Nizza Monferrato, comune in provincia di Asti, questo concetto lo ha messo in pratica nel migliore dei modi.

Il collaboratore scolastico dell’istituto tecnico Nicola Pellati, infatti, proprio ieri si è reso protagonista di un gesto eroico, salvando una studentessa che si era lanciata dal secondo piano dell'edificio scolastico. Ai microfoni di 'la Repubblica' l'uomo ha ricostruito la vicenda.

Franco e il conto in sospeso con la vita

”Alla fine l’abbiamo salvata tutti. Intendo dire, tutta la scuola. I compagni l’hanno bloccata per le braccia sul davanzale. Gli insegnanti l’hanno tenuta per la cintura. Io l’ho presa al volo. E non si è fatta neanche un graffio”, non nasconde l'emozione Franco, al settimo cielo per avere sventato quella che sarebbe stata una vera tragedia. E' proprio l'uomo a fare luce sulla vicenda: ” Ero nell’atrio come ogni giorno quando i ragazzi entrano. Ho visto un’insegnante fuori che gesticolava perché si era accorta che c’era una studentessa appesa al cornicione del secondo piano. Sono uscito e mi sono messo sotto di lei. I professori la tenevano dalla cintura che però si è spezzata. È scesa a piombo, per fortuna. Ecco perché l’ho accolta tra le mie braccia”.

La studentessa di 16 anni, proveniente da un contesto familiare difficile, viene descritta come taciturna e introversa. Era solita poggiarsi su quel davanzale e, spiega Franco, ”anche quando l’ho abbracciata, dopo averla presa, ed è rimasta cosciente, è stata zitta. È fatta così. Dall’anno scorso ogni mattina l’aspetto nell’atrio e l’accompagno in classe. Ogni tanto le chiedo: 'Come stai?' E mi risponde: 'Bene'. Nient’altro”.

Ma più di tutto, l'episodio ha riportato alla mente di Franco un ricorso spiacevole e, forse spinto anche da questo, il collaboratore scolastico ha voluto dare il massimo: ”C’è stata una volta nella mia vita in cui potevo fare la stessa cosa ma non ci sono riuscito”. Quattro anni fa, infatti, l'uomo che si trovava alla guida sulla strada che da San Damiano porta ad Asti, quando si è imbattuto in un'auto ribaltata in mezzo ai campi. A bordo c'erano tre ragazzi, di cui uno in stato di incoscienza: ”Era ancora vivo, ho provato a rianimarlo. Sono volontario della Croce verde e so come si fa. Ero sopra di lui, gli facevo il massaggio cardiaco mentre ero al telefono col 118. Mi è morto tra le braccia. Sono stato molto male dopo. Ho iniziato a non dormire più la notte perché mi tornava sempre in testa il suo viso” spiega Franco. E' come se l'uomo avesse saldato un conto in sospeso e, dopo l'eroico gesto di ieri, siamo certi che Franco potrà adesso trovare un po' di pace.