Carla Ardizzone
Autore
diplomati costruzione ambiente territorio

Come si comportano e come vanno tra i banchi di scuola superiore i diplomati che hanno scelto di iscriversi in un Istituto Tecnico, optando per il percorso tecnologico in costruzione, ambiente e territorio. E cosa si aspettano dal loro futuro professionale e formativo? A dircelo sono i dati delle Indagini AlmaDiploma.

1. Tra i banchi di scuola molti maschi

E’ elevata la presenza di maschi, il 76% contro il 59% del totale dei diplomati tecnici. Un 8% è inoltre rappresentato da studenti stranieri. Nel corso degli studi il 79% non ripete l’anno scolastico, e alla maturità raggiungono un voto medio di diploma pari a 72,7 punti su cento.

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2. Sì al lavoro durante gli studi e allo stage

I diplomati del tecnologico in costruzione, ambiente e territorio intraprendono un buon numero di esperienze di lavoro durante gli studi, il 68%; non mancano le esperienze di stage, realizzate dal 73% degli studenti e soprattutto nell’ambito delle attività manifatturiere e costruzioni (31%), ma anche nella pubblica amministrazione (11%).

3. Un po’ di studio all’estero

Il 16% ha maturato un’esperienza di studio all’estero, scegliendo come meta soprattutto il Regno Unito (8%). Hanno pertanto sviluppato anche una buona conoscenza delle lingue straniere, in particolare l’inglese.

4. Soddisfatti dell’esperienza scolastica? Sì ma non troppo

Il 74% è soddisfatto dell’esperienza scolastica complessiva, in particolare per quanto concerne il rapporto con i docenti, ma anche per l’organizzazione e le strutture scolastiche. Tuttavia, se potessero tornare indietro, il 45% si riscriverebbe allo stesso indirizzo nella stessa scuola; il 55% si iscriverebbe infatti ad un altro percorso scolastico.

5. L’Università una scelta che interessa molti

Ben il 47 % dei diplomati del tecnologico in costruzione, ambiente e territorio pensa di proseguire gli studi con l’Università, in particolare optando per gli indirizzi di ingegneria e architettura. Alla base della loro scelta c’è soprattutto l’opinione che per svolgere il lavoro desiderato e ben retribuito sia necessaria la formazione universitaria, ma anche la possibilità di approfondire i propri interessi culturali.

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