Sufficienza in condotta decisiva per l'ammissione, massimo dei crediti solo a chi almeno 9 in "comportamento", PCTO obbligatori per poter svolgere le prove finali: eccole le principali novità con cui dovranno fare i conti i maturandi del 2025 in vista del loro Esame di Stato. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha infatti firmato l’ordinanza sulla Maturità 2025.
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Maturità 2025, attenzione alla condotta!
Per la prima volta, dunque, il voto in condotta influenzerà direttamente l’accesso all'esame finale delle superiori. Solo chi prenderà almeno 6 in pagella sarà ammesso, ma se la sufficienza sarà striminzita - non più di sei - ci si dovrà presentare all'esame portando un elaborato sui temi di Cittadinanza e Costituzione, da discutere durante l’orale. Di conseguenza, chi ottiene meno di 6 in condotta NON sarà ammesso alla Maturità.
Ma non è tutto: il comportamento avrà un impatto anche sui crediti scolastici. Solamente chi ottiene 9 o 10 in condotta potrà accedere al punteggio massimo di entrata, fino a 40 punti; ovviamente se si avrà un rendimento scolastico che lo permetta.
Regole, queste, che inoltre da quest'anno varranno pure per chi frequenta il terzo e il quarto anno. Che di fatto, inizieranno a costruire il proprio punteggio di diploma sin da ora.
Confermati i PCTO obbligatori per l’ammissione
Un altro requisito fondamentale per l’ammissione alla Maturità, questo già diffusamente anticipato negli scorsi mesi, è il necessario svolgimento dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) o di attività equivalenti riconosciute dalla scuola. Raggiungendo il minimo di ore previste, nell'ultimo triennio delle superiori, per i differenti indirizzi: 90 ore nei Licei, 150 ore negli Istituti Tecnici, 210 ore negli Istituti professionali.
Questo varrà sia per gli studenti "interni" che per i candidati esterni, che dovranno dimostrare di aver svolto esperienze assimilabili.
Il comunicato del MIM ricorda, infine, che l'Esame di Stato 2025 avrà inizio mercoledì 18 giugno, alle ore 8:30, con la tradizionale prima prova scritta di Italiano. Si proseguirà il giorno dopo - giovedì 19 giugno, sempre alle 8:30 - con il secondo scritto, sulle materie catatterizzanti i singoli percorsi.
Valditara: "Vogliamo una scuola che premi il merito"
"Con queste misure - ha sottolineato il ministro Valditara - compiamo un nuovo passo avanti per una scuola seria, formativa, che educhi al rispetto e alla responsabilità. Vogliamo una scuola che premi il merito e prepari gli studenti ad affrontare il futuro con consapevolezza e competenza. Valorizzare il comportamento dei nostri ragazzi è funzionale a ristabilire il principio della responsabilità individuale, un elemento cruciale nella formazione dei cittadini di domani".
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