5' di lettura 5' di lettura

Non mancano i disagi per i molti studenti che dal 26 aprile sono tornati sui banchi. Il nuovo decreto ha infatti imposto la frequenza dal 70% al 100% dei ragazzi delle superiori in zona gialla e arancione, dal 50% al 75% in zona rossa.

Ma uno dei principali problemi del rientro a scuola in tempo di pandemia sembrano essere i trasporti. Questo è ad esempio il caso di uno studente - pendolare che frequenta una scuola di Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena: per arrivarci deve prendere una corriera come molti suoi compagni che abitano in zone limitrofe. Ma gli orari delle lezioni non coincidono con quelli dei mezzi pubblici causando non pochi disagi, come ci scrive in una segnalazione.

Guarda anche

Scuola e trasporti, gli orari non coincidono: ecco cosa succede a questi studenti

Dopo il rientro, alcune scuole hanno optato per gli ingressi scaglionati, e nel caso dello studente di Pavullo, i ragazzi dovranno entrare a scuola alle 10 per uscire alle 15 due volte a settimana. Per tornare a casa da scuola con la corriera ci vuole minimo un’ora e se si perde la corsa delle 15:10, la successiva passa alle 17, costringendo i ragazzi a rientrare a casa poco prima di cena. Problema analogo per quando gli studenti escono prima: a causa di una corsa cancellata si può aspettare anche due ore prima di riuscire a tornare nelle proprie abitazioni. Il ragazzo che ci scrive trova assurda questa situazione, esternando la sua frustrazione causata dall’indifferenza della scuola (che si è dissociata dal problema) e dal poco tempo che rimane per studiare e avere del tempo libero.

Lo sfogo dello studente: “Non sappiamo come tornare a casa”

Ecco le parole dello studente in merito a questi disagi:

"Mostro il mio sgomento nei confronti di ciò che sta accadendo nelle scuole del Frignano, territorio vasto e non tutelato a livello scolastico. Domenica sera è arrivata la notizia che saremo costretti ad adeguarci alle decisioni dei poteri alti riguardanti i trasporti e gli orari scolastici. Due volte alla settimana dovremo fare lezione dalle 10:00 alle 15:00, vi sembrerà una sciocchezza ma molti di noi vengono da paesi fuori Pavullo e non saranno a casa se non prima di un'ora/un'ora e trenta. Se dovessimo ritardare un secondo in più a lezione e perdere la corriera arriveremo a casa verso le 18:00, poi dobbiamo studiare, cenare e magari prenderci un po' di tempo per noi stessi. Ma gli sport, le passioni, la famiglia e gli amici? Inoltre questa mattina siamo venuti a conoscenza del fatto che hanno tolto le corse delle corriere alle 13:40 costringendoci così a rimanere a Pavullo fino alla corriera successiva delle 15:10 quando usciamo alle 13:30.

Abbiamo chiesto alla scuola come ci dobbiamo comportare e ci hanno risposto che non ne hanno colpa loro e ci hanno dato un modulo per uscire alle 13:00 per prendere la corriera dalle 13:10 ma rimane il fatto che così perderemo mezz'ora di lezione al giorno e non sarà nemmeno giustificata. Ah così accadrà anche i giorni che dovremmo uscire alle 15:30 poiché la corriera successiva è alle 17:00. La giustificazione riportata sul documento dei nuovi orari proviene dalla provincia ed è che questa è una sperimentazione per l'anno prossimo. Vi sembra una cosa normale? Più di quanto a voi "adulti" sembra, noi a scuola veniamo con piacere (è vero ogni tanto ci lamentiamo, ma voi non lo fate mai del vostro lavoro?), è qua che cresciamo, abbiamo degli amici, ci divertiamo ed impariamo. Non vi sembra che la scuola sia un posto dove stare bene, senza pensare a problemi di trasporto, di come pranzare, di dove aspettare due ore una corriera e tutti i disagi che ci sono da domenica sera? Noi l'unica ansia che vorremmo per la scuola è quella delle interrogazioni e delle verifiche."