
Maggio sembrerebbe essere il mese delle riaperture. O almeno questo è quanto auspicato dal Governo che, tenendo sempre d’occhio i contagi e la curva epidemiologica, combinata con l’avanzamento delle vaccinazioni, è cauto a indicare date di possibili riaperture.
Anche se dovrebbe arrivare proprio nel corso di questa settimana un’indicazione temporale che servirà da apripista per tutte le altre aperture. Si pensa possa essere il 2 maggio la data preposta a un ritorno alla normalità con le riaperture in primis dei ristoranti sia a pranzo sia a cena, ma all’interno dell’esecutivo c’è anche chi spera di poter strappare il 26 aprile per dare via libera alla ripresa delle prime attività.
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Da maggio via libera alla riapertura di ristoranti e palestre? Ecco le ipotesi
I prossimi passi del Governo dovrebbero prevedere le riaperture graduali di molte - se non tutte - le attività attualmente ferme a causa della terza ondata della pandemia. La ministra per gli Affari Regionali Maria Stella Gelmini, ha affermato a Repubblica che: "definiremo il cronoprogramma delle riaperture" probabilmente entro la fine di questa settimana, visto che una riunione della cabina di regia Covid è prevista per venerdì al termine della quale il premier Mario Draghi potrebbe partecipare a una conferenza stampa, come riportato dal FattoQuotidiano. Ma quali sono le ipotesi in gioco? Il Governo, essendo così variegato, ha diverse voci e diverse correnti al suo interno, e quindi le supposizioni spaziano da chi, come Pd e M5s, teme un nuovo aumento dei contagi proprio nel momento più critico della campagna vaccinale e punta a reintrodurre le zone gialle a inizio maggio. Mentre, dall’altro lato troviamo invece, Forza Italia e Lega, che spingono per anticipare l’allentamento delle restrizioni innanzitutto per i ristoratori, così da arrivare al definitivo liberi tutti già dal 2 giugno, prevedendo anche la riapertura di palestre e piscine e l’avviamento del piano di ripresa di cinema e teatri.
11 giugno data limite per la ripresa delle attività
Come fa notare il FattoQuotidiano, è l’11 giugno la data entro la quale si pensa che la maggior parte delle attività possano effettivamente riprendere a lavorare. E’ infatti previsto per questa data il ritorno degli spettatori allo stadio Olimpico di Roma in occasione della gara d’esordio dell’Italia agli Europei contro la Turchia. Il che ha spinto il ministro della Cultura, Franceschini, a dichiarare immediatamente: “Nel caso in cui si dovessero autorizzare eventi sportivi con pubblico, le stesse regole dovrebbero riguardare i concerti e gli spettacoli negli stadi o in spazi analoghi”.A essere in testa nel toto-data per l’inizio delle riaperture è quindi il 2 maggio, giorno nel quale si dovrebbe dare il via libera alla ripartenza dei ristoranti, che alcuni ipotizzano possano finalmente riaprire sia a pranzo sia a cena, introducendo però alcuni obblighi. La prenotazione infatti potrebbe diventare ineludibile, come il dover preferire gli spazi aperti ai locali chiusi, o il mantenimento del massimo 4 persone non conviventi allo stesso tavolo, tavoli che sicuramente dovranno essere adeguatamente distanziati. Inoltre non sarà possibile tollerare alcuna eccezione alla mascherina, che andrà indossata ogni qualvolta ci si alzi dal tavolo, e, infine, la necessaria presenza dei menù elettronici da scaricare con il Qr code o, se in modalità fisica, questi ultimi dovranno essere plastificati per l'igienizzazione dopo ogni uso. Si pensa inoltra che si possa spostare conseguentemente anche l’orario dell’attuale coprifuoco dalle 22.00 alle 24.00.
Palestre, piscine: quando e come riapriranno
Nel mese di maggio poi dovrebbe arrivare il via libera anche all’apertura di palestre e piscine. Ovviamente anche in questo caso le regole da rispettare al loro interno saranno rigide. Tra le ipotesi su come sarà tornare ad allenarsi, si prevedono le stesse linee guida stilate lo scorso anno. Dunque, come ricordato da Repubblica, la prenotazione dovrà essere obbligatoria per accedere a corsi, vasche e sale. Saranno però consentiti solamente gli allenamenti individuali in palestra. Inoltre, dato l’assenza di mascherina, dovrà altresì essere obbligatoria la distanza di almeno due metri da ogni altro atleta. Discorso diverso per le piscine, dove lo spazio a disposizione di ogni nuotatore dovrà essere di 10 metri quadrati. In entrambi i casi sarà poi vietato l'uso delle docce. Obbligatorio l'uso di scarpe ad hoc per l'allenamento. Inoltre dovrà essere posta particolare attenzione ai cambi, i quali, insieme agli altri indumenti andranno riposti in borse chiuse. Infine sarà necessaria la pulizia di ogni attrezzo da parte degli atleti dopo ogni utilizzo.
Cinema e teatri: la proposta del ministro Franceschini
Segnaliamo poi anche la proposta che ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha illustrato al Cts riguardante la riapertura di cinema, teatri, sale da concerto che prevede l'occupazione di posti al 50% della capienza: uno occupato ogni due. Con un massimo di 500 spettatori al chiuso e 1000 all'aperto, e nel caso di eventi straordinari addirittura si pensa di proporre di allargare ancora quei numeri, ma mettendo in atto protocolli specifici come l'obbligo di tampone negativo per tutti i partecipanti. Ovviamente sarà in ogni momento obbligatoria la mascherina per tutta la durata dello spettacolo. Inoltre i percorsi di entrata e uscita dalle sale dovranno essere separati, e si pensa anche a un divieto di consumare pop corn o coca cola in sala proprio per evitare il rischio di abbassare le mascherine. Il tutto dovrebbe essere messo in pratica nel mese di maggio, cercando comunque di far riaprire gli esercenti dello spettacolo entro i primi giorni di giugno.
E parlando ancora di scuola, ecco cosa fai sempre invece di studiare!