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Morte di Pasolini: oggi l'anniversario dell'omicidio

Pier Paolo Pasolini è stato un poeta, scrittore e regista. Nacque a Bologna nel 1922 e a 53 anni, esattamente il 2 novembre del 1975 fu ucciso in maniera brutale sulla spiaggia dell'idroscalo di Ostia, località marittima di Roma.

Pasolini fu uno dei maggiori artisti e intellettuali italiani del XX secolo, che ha descritto la trasformazione della società dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta. Le sue opere furono accompagnate spesso da polemiche visto le sue aspre critiche nei riguardi della nascente società borghese e consumistica italiana, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti. Scabroso per quegli anni anche il tema della sua dichiarata omosessualità.

Citazioni e aforismi di Pasolini

Come poeta, scrittore e regista, Pier Paolo Pasolini è stato un artista a tutto tondo che tanto ha ispirato e continua a ispirare generazioni di studenti, e non solo. Ecco alcune frasi famose da appuntare:

"Non illuderti: la passione non ottiene mai perdono. | Non ti perdono neanch'io, che vivo di passione." (da A Chiaromonte)

"Solo l'amare, solo il conoscere | conta, non l'aver amato, | non l'aver conosciuto." (Il pianto della scavatrice, I, vv. 1-3; 1997, p. 85)

"I «destinati a essere morti» non hanno certo gioventù splendenti: ed ecco che essi ti insegnano a non splendere. E tu splendi, invece."

"Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile. Come finirà tutto ciò? Lo ignoro. [... ] Sono scandaloso. Lo sono nella misura in cui tendo una corda, anzi un cordone ombelicale, tra il sacro e il profano.“

"Tutto si integra nell'eterno ritorno: ciò lo sanno gli umoristi, i santi e gli innocenti." (25 ottobre 1969)

"Chi si scandalizza è sempre banale: ma, aggiungo, è anche sempre male informato." (Processo anche a Donat Cattin: p. 139)

"La morte non è nel non potere più comunicare, ma nel non potere più essere compresi."

"La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza."

La morte di Pasolini

L'omicidio Pasolini avvenne nella notte tra l'1 e il 2 novembre 1975, e fu commesso in maniera brutale. Venne infatti pestato con un bastone e poi investito con la sua stessa macchina più volte fino alla morte. La versione ufficiale vuole che sia stato ucciso dal giovanissimo Pino Pelosi, di soli 17 anni, conosciuto come Pino la rana. Dopo aver passato la serata insieme, infatti, i due avrebbero avuto un violento litigio finito in tragedia. Tuttavia non pochi elementi poco chiari hanno fatto nascere all'epoca, tra gli intellettuali e amici di Pasolini, l'ipotesi del complotto. Questa è stata poi sostenuta da diverse testimonianze, tra cui quella dello stesso Pelosi. Le ipotesi coinvolgono le lotte politiche e gli intrighi di potere dell'epoca. E' stata avanzata l'idea che l'omicidio di Pier Paolo Pasolini potesse essere stato commesso, quella notte, per via della sua omosessualità.

Opere di Pasolini

Pasolini ha scritto libri e poesie ed è stato regista di importanti film. Tra i libri di Pasolini ricordiamo Ragazzi di vita e Una vita violenta, ambientati ambedue nelle periferie romane e che hanno come protagonisti giovanissimi ragazzi di borgata, e Petrolio, l'ultimo romanzo rimasto incompiuto, in cui Pasolini si scaglia contro la società borghese e consumistica. Per quanto riguarda le poesie di Pasolini, le raccolte più importante sono La meglio gioventù e Ceneri di Gramsci. La prima raccolta racchiude alcuni dei momenti più alti della poesia di Pasolini: egli fa rivivere le prime esperienze di vita, con nostalgico rimpianto, e con delicate immagini racconta la sua adolescenza. La seconda raccolta mostra temi di tipo ideologico-politico e in quest’opera viene fuori più che mai il pensiero politico di Pasolini.

Film di Pasolini

Il primo film di Pasolini è del 1961: Accattone, in cui si descrive la gente delle borgate romane come in Ragazzi di vita. Un altro suo film capolavoro è Mamma Roma (1962), in cui vengono di nuovo è la borgata romana la protagonista, nel suo tentativo disperato di riscattarsi. Pasolini ha diretto anche documentari come Comizi d'Amore e cortometraggi come La Ricotta. Da ricordare il film in cui il regista ha lavorato con Totò, del 1966, Uccellacci e Uccellini. Negli anni '70 Pasolini produsse film controversi e spesso criticati, dalle immagini forti e che spesso si allontanano dal forte realismo che lo contraddistingue: parliamo di film come il Decameron (1971), I racconti di Canterbury (1972) o Salò (1976), uscito dopo la sua morte e sottoposto a censura.
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