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mascherina ffp2 per studenti e prof

Nelle ultime ore dai sindacati del comparto scuola della regione Lazio si è alzata una nuova proposta: dotare gli studenti e le scuole di mascherine ffp2, sostituendole alle mascherine chirurgiche, per provare a diminuire i contagi nelle aule, anche in vista dell’arrivo della cosiddetta variante inglese del Covid-19, che nella sola Roma ha già fatto chiudere diversi plessi scolastici.

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Ieri, come riportato dal Corriere, durante l’incontro con i sindacati della scuola, alla quale hanno partecipato sia l’assessora con la delega alle Politiche sociali Alessandra Troncarelli sia l’assessore alla Scuola Claudio Di Berardino, sono state avanzate diverse proposte per gestire il nuovo aumento dei casi, soprattutto dovuto alla diffusione della variante inglese del Covid. I sindacati hanno insistito principalmente su due punti: il primo riguarda una maggiore protezione per studenti e docenti, e quindi per la diffusione nelle scuole di mascherine ffp2 anziché le chirurgiche o, in alternativa, all’uso della doppia mascherina. In secondo luogo si è discusso anche sulla necessità di screening della popolazione scolastica più puntuali e poi su un’accelerazione della campagna vaccinale: "Così come si può vaccinare il personale nella Nuvola o nei centri commerciali - hanno chiesto i sindacati, come riportato dal Corriere - sarebbe anche fattibile organizzare delle unità mobili da destinare direttamente vicino alle scuole e accorciare così i tempi”.

Vaccinazioni per insegnanti e personale scolastico

Sono oltre le 85 mila prenotazioni per le vaccinazioni raccolte in una settimana, segnale inequivocabile che dimostra quanto il mondo della scuola abbia voglia di vaccinarsi per poter tornare a scuola il prima possibile. Anche se l’inizio delle vaccinazioni ha creato non pochi disagi logistici alla didattica: “Sappiamo di insegnanti e presidi che il giorno dopo hanno avuto febbre e dolori alle ossa - spiega il rappresentante dei presidi del Lazio, Mario Rusconi, raggiunto dal Corriere -, certo un aggravio per le condizioni delle scuole ma i genitori sappiano che è necessario: se si vuole mantenere l’apertura sul lungo periodo si richiedono un po’ di sforzi adesso.” Altro nodo molto importante quando si parla di vaccinazioni nel settore scolastico è quello che riguarda gli over 65 e i pendolari: infatti per ora la situazione è in stallo, in quanto si è stabilito che a vaccinare queste categorie dovrà essere la regione di residenza, ma gli accordi, nei fatti, non sono ancora stati stretti. “Per esempio l’Abruzzo, come la Campania, vaccina solo chi ha una cattedra - racconta il segretario regionale della Cisl Claudio De Sanctis -: se stiamo ad aspettare un accordo tra regioni la vedo lunga, prima si interviene e prima si tiene sotto controllo l’epidemia”.

Lucilla Tomassi

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