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di paolodifalco01
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manifestazione martedì 18 ottobrePochi giorni dopo la manifestazione sulla pace del 15 ottobre che era stata indetta da alcuni docenti, adesso sono gli studenti a scendere in piazza per rivendicare la loro visione del futuro.

Proprio per questo martedì 18 ottobre a partire dalle 10:30 a viale Trastevere, davanti la sede del Ministero dell'Istruzione, ci sarà l’Unione degli Studenti che presenterà la protesta di carattere nazionale del 18 novembre in collaborazione con diverse realtà del sociale.

La nuova protesta degli studenti: le motivazioni

A spiegare le motivazioni dietro questa nuova mobilitazione nazionale è Bianca Chiesa, coordinatrice dell'Unione degli Studenti:"A partire dagli Stati Generali della scuola a Febbraio scorso abbiamo portato avanti la costruzione di una proposta condivisa con le realtà del sociale sul nuovo modello di scuola necessario al cambiamento della società tutta".

"La piattaforma verso la piazza del 18 novembre" - continua la coordinatrice dell'Unione degli Studenti - "vede le nostre rivendicazioni organizzate su cinque pilastri, che noi rappresenteremo all’azione di martedì con cinque colonne: rivendichiamo una legge nazionale sul diritto allo studio, l’abolizione dei PCTO a favore dell’istruzione integrata, maggiore rappresentanza e partecipazione, scuole sicure e che tutelino la nostra salute fisica e mentale e un nuovo statuto dei diritti di studentesse e studenti".

Alle sue parole fanno eco quelle degli studenti:"Pretendiamo una rivoluzione del modello attuale dei luoghi del sapere, scuole libere, inclusive attente al benessere psicologico e fisico degli studenti, lontane dal sistema di sfruttamento tipico del mondo del lavoro e dove i nostri diritti sono rispettati". Ad affiancare l'Unione degli Studenti ci saranno diverse realtà studentesche e non: Link coordinamento Universitario, Rete della Conoscenza, Action Aid, Brigata Basaglia, FIOM, FLC, Legambiente, Libera contro le mafie, NoCpr e Non Una Di Meno.

Paolo Di Falco