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baby squillo roma ostia

Sono passati diversi anni da quando era diventato di dominio pubblico il caso delle baby squillo del quartiere Parioli di Roma. Tanti da permettere persino a Netflix di mettere in scena una serie tv, seppur romanzata, dei fatti accaduti in uno dei quartieri bene della Capitale.

La storia però sembra ripetersi, non del tutto in maniera simile, perché in questo caso non si tratta di minorenni, ma di ragazze tra i 18 e i 20 anni dell'hinterland di Ostia, Infernetto e Casal Palocco.

Nuovo caso a Roma di Baby prostitute tra Ostia e Infernetto

Sarebbero almeno quattro le baby squillo, tra i 18 e i 20 anni che si prostituivano per un minimo di 400 euro a prestazione. Il ricavato era destinato all'acquisto di smartphone di ultima generazione, borse e accessori griffati.

Anche se il 50% dei compensi, però, era intascato dall'ex fidanzato, nonché ex compagno di classe di una delle ragazze che riusciva a procurare loro i clienti e che ora è indagato per sfruttamento della prostituzione, come riporta il quotidiano La Repubblica.

Gli incontri, secondo quanto appurato finora dagli inquirenti, avvenivano anche in hotel del Centro di Roma, per tenersi lontani da occhi indiscreti. Le giovani escort si erano rese disponibili senza alcuna costrizione, e anzi, sarebbero state loro ad avere l'idea per avviare il business. Il tutto, ovviamente, all'insaputa dei genitori.

I clienti erano uomini dai 40 anni in su che non si facevano alcuno scrupolo a usare le ragazze più giovani. Al vaglio degli investigatori gli smartphone dell'intera combriccola, nei quali sono custodite le chat di Instagram e la messaggistica scambiata con i potenziali partner occasionali,

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