Redazione
4 min
Autore
Sciopero scuola 31 ottobre: scioperi, manifestazioni e flash mob in tutta Italia. Ecco dove

Una nuova mobilitazione nazionale sta per travolgere il mondo della scuola. Giovedì 31 ottobre è la data fissata per lo sciopero generale indetto da Flc Cgil, in risposta alle recenti politiche del governo su istruzione e ricerca. In oltre 40 città italiane, docenti, personale scolastico e ricercatori si riuniranno per manifestare il loro dissenso con presìdi, cortei e flash mob. A Roma l'appuntamento principale sarà davanti al Ministero dell'Istruzione e del Merito, dove si terrà una manifestazione a partire dalle 10 del mattino. Scopriamo nel dettaglio quali sono i motivi della protesta, e chi sono i lavoratori che domani 31 ottobre incroceranno le braccia.

Indice

  1. Sciopero 31 ottobre, i motivi della protesta
  2. Sciopero 31 ottobre: chi aderisce
  3. Sciopero 31 ottobre: ecco dove

Sciopero 31 ottobre, i motivi della protesta

Al centro della mobilitazione del 31 ottobre c’è la richiesta di un contratto giusto e lavoro stabile. La recente legge di bilancio, secondo Flc Cgil, non destina risorse sufficienti per garantire un rinnovo contrattuale che tuteli davvero i lavoratori del comparto istruzione e ricerca.

Gianna Fracassi, segretaria generale di Flc Cgil, ha dichiarato a Il Messaggero che i fondi previsti coprono solo un terzo dell’inflazione, lasciando il personale con aumenti salariali insufficienti di fronte all’aumento del costo della vita.

Un altro tema caldo è il taglio del turnover del 25% previsto per le amministrazioni pubbliche, che rischia di bloccare la stabilizzazione dei precari, specialmente in università, istituti di ricerca e alta formazione artistica e musicale.

Per la Cgil, la situazione è grave anche per la scuola, dove si taglieranno più di 5.000 posti tra docenti e personale ATA. L’estensione della carta dei docenti ai supplenti annuali con nomina fino al 31 agosto è vista come un passo insufficiente, perché esclude i docenti precari con incarichi fino al 30 giugno.

Inoltre, i 122 milioni previsti per “valorizzare il sistema scolastico” appaiono insufficienti per il miglioramento dell’offerta formativa.

Sciopero 31 ottobre: chi aderisce

L’adesione alla protesta include non solo Flc Cgil ma anche diverse sigle sindacali, tra cui Fisi, Cub Sur, Cib Unicobas e Unicobas Scuola e Università. Coinvolti sono i lavoratori della scuola, dell’università e degli enti di ricerca, insieme ad accademie e conservatori e agli Istituti Aninsei (Associazione Nazionale Istituti non Statali di Educazione e di Istruzione).

Tuttavia, non tutti i sindacati sono della stessa opinione. Cisl Scuola ha deciso di non aderire, ritenendo che scioperi di tale portata debbano essere frutto di una discussione e accordi interni. Anche Uil Scuola Rua mantiene una posizione critica e intende valutare le azioni dopo un’analisi approfondita della legge di bilancio.

Sciopero 31 ottobre: ecco dove

Lo sciopero del 31 ottobre vedrà coinvolte 40 città italiane in manifestazioni, cortei e flash mob. A Roma, l’epicentro della protesta, il personale scenderà in piazza di fronte al Ministero dell'Istruzione e del Merito a partire dalle ore 10:00. Altre città, da nord a sud, ospiteranno iniziative simili, dimostrando un’ampia partecipazione e un forte segnale di dissenso.

A Milano l'appuntamento è per le 09:30 a piazza Santo Stefano, con gli interventi di delegate e delegati, con Alessandro Pagano, segretario generale CGIL Lombardia, e Gianna Fracassi, segretaria generale Flc Cgil Nazionale).

In Abruzzo sono ben tre i presìdi organizzati, all'Aquila, Teramo e Pescara. Qui la Flc Cgil chiede:: lo stanziamento di risorse adeguate per il rinnovo dei contratti; un piano di stabilizzazioni straordinario per i precari; il recupero del taglio operato al Fondo di Finanziamento Ordinario degli atenei; il blocco immediato al dimensionamento scolastico.

Skuola | TV
Wannabe Sick Luke, dalla Dark Polo Gang a Dopamina: ‘La trap l’ho inventata io, ora voglio stupire al microfono’

Ospite del vodcast YouTube di Skuola.net, il produttore che ha cambiato il suono della trap italiana si racconta tra ambizione, identità, paternità e la sfida di reinventarsi

Segui la diretta