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no maturità 2020 manifestazione

La Maturità 2020 sta per andare in scena: mancano poco più di 10 giorni al via dei famigerati colloqui orali, che hanno come data di inizio il 17 giugno 2020. Nonostante quindi le decisioni adottate dal Ministero dell’Istruzione sulle modalità di svolgimento dell’esame di Stato, e la prossimità dell’inizio dell'esame stesso, le proteste dei maturandi 2020 non si fermano, ma anzi si rafforzano.

Infatti nei prossimi giorni gli studenti fanno sapere che saranno in piazza per protestare contro questo esame di Maturità 2020, prima a Roma e poi a Milano. Il tutto seguendo protocolli di sicurezza ed evitando assembramenti, ma scendendo in strada, addirittura arrivando davanti al Ministero dell’Istruzione per far sentire la propria voce. Scopriamo i motivi che animano questa decisione.

Maturandi 2020 in piazza a Roma il 5 giugno

Le proteste inizieranno da Roma, dove il 5 giugno 2020, a partire dalle ore 16.00 di fronte il Ministero dell’Istruzione, un numero massimo di 200 manifestanti prenderà posto, mantenendo distanza di sicurezza e mascherina, per manifestare contro l’esame di Stato 2020. “È chiaro che sarà presente solo una piccola parte di noi. – affermano gli amministratori della pagina social “No Maturità 2020” – Dai sondaggi precedentemente svolti, circa 6mila studenti si erano dichiarati disponibili a partecipare. Il significato della manifestazione rimane e la sicurezza sarà tutelata”. Ma per cosa scenderanno in piazza? I punti individuati da studenti, docenti e genitori sono ben 10, e sono i seguenti:
  1. Gli studenti non sono stati ascoltati. La Ministra ci vede ma non ci considera
  2. Nonostante il tentativo, il diritto all’istruzione non è stato garantito
  3. Il 33,8% delle famiglie italiane non ha pc o tablet (ISTAT 6/04/2020)
  4. Non c’è chiarezza sulle modalità d’esame
  5. Troppe responsabilità ricadono su presidi e insegnanti
  6. 1a e 2a prova sono state rimpiazzate con un complesso surrogato che non le sostituisce
  7. I privatisti non potranno fare l’esame a giugno
  8. Le misure igienico-sanitarie non sono sufficienti. Dovremo autocertificarci invece di avere tamponi e misurazioni della temperatura
  9. Anche presidi, professori e Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione sono contrari a questo esame
  10. Ritardi e inadempienze da parte di chi dovrebbe tutelarci. Mancano ancora presidenti di commissione

Manifestazione a Milano l’8 giugno: studenti contro la Maturità 2020

Le proteste proseguiranno poi l’8 giugno 2020 a Milano, in Piazza Duomo, appuntamento fissato per le ore 15.30, dove data l’ampiezza della piazza, anche il numero di partecipanti potrà essere maggiore, tuttavia gli studenti tengono a sottolineare che manifesteranno seguendo i protocolli di sicurezza e rispettando gli ambienti circostanti. E in strada con loro, oltre ai motivi della protesta, porteranno anche uno slogan molto forte: #lascuolasiamonoi.
Questo slogan è un simbolo della nostra identità e della situazione che la scuola di oggi sta vivendo". Spiegano gli organizzatori, continuando dicendo che:
  • #lascuolasiamonoi 170mila precari che non hanno certezze
  • #lascuolasiamonoi 8milioni di studenti non ascoltati
  • #lascuolasiamonoi 17mila privatisti dimenticati
  • #lascuolasiamonoi 1,5 milioni di studenti non raggiunti dalla dad
  • #lascuolasiamonoi 1.7 milioni di studenti disabili penalizzati da questo periodo
  • #lascuolasiamonoi con i nostri insegnanti messi in difficoltà da questo Ministero e che riescono a guidare come vorrebbero i loro alunni
  • #lascuolasiamonoi non le parole della Ministra
  • #lascuolasiamonoi studenti/lavoratori o genitori che prima di ogni impegno scolastico hanno altri grandissimi problemi
  • #lascuolasiamonoi presidi che non hanno disposizioni chiare ma un’enorme responsabilità per la riapertura delle scuole
  • #lascuolasiamonoi docenti e ATA che rischiano conseguenze irreparabili se esposti al contagio
  • #lascuolasiamonoi 515mila maturandi ignorati.
  • Dunque a colpi di slogan e punti programmatici la protesta avrà lo scopo di ottenere un dialogo con la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, relativo in particolare all’esame di Stato per poi andare a toccare tutte le altre problematiche e criticità, come la riapertura delle scuole a settembre.