
E mentre gli studenti portano avanti con convinzione la loro protesta, soprattutto tra i genitori c’è chi inizia a preoccuparsi delle ripercussioni che i ragazzi si abbatteranno sui ragazzi una volta terminata l’occupazione.
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Cosa succederà dopo la fine dell’occupazione
Una volta che i ragazzi occupanti avranno lasciato la scuola, i dirigenti scolastici e i membri del consiglio d’istituto verificheranno che la scuola sia agibile e faranno un bilancio degli eventuali danni causati all’edificio durante il periodo di protesta. In caso di danneggiamenti alla scuola e alle strutture, a meno che non si sappia con certezza l’identità di chi li ha provocati, le scuole potrebbero chiedere di essere risarcite dalle famiglie di tutti gli studenti.
Quando riprenderanno le lezioni
Solo dopo che l'edificio scolastico sarà dichiarato agibile e dopo aver effettuato la procedura di pulizia e sanificazione dell’istituto, gli studenti potranno tornare a sedersi dietro ai banchi e riprendere le lezioni. È a quel punto che verrà convocato il consiglio di istituto che deciderà quali provvedimenti applicare per i ragazzi che hanno portato avanti l’occupazione.
Le sospensioni
I dirigenti scolastici degli istituti romani occupati in simultanea tra il 4 e il 5 dicembre (Virgilio, Morgagni, Mamiani, Tasso, Manara e Colonna) secondo quanto si apprende dal quotidiano 'La Repubblica', avrebbero intenzione di prendere provvedimenti seri contro gli studenti che saranno individuati come i principali responsabili della protesta. Al liceo Tasso, per esempio, i ragazzi identificati tra coloro che hanno impedito l’ingresso ai professori e al personale scolastico all’interno dell’edificio potrebbero venire sospesi per un periodo che andrà dai 3 ai 10 giorni. Al Mamiani, invece, il numero di giorni di allontanamento aumenta da un minimo di 5 a un massimo di 15 giorni.