
Con l’avvicinarsi del primo giorno di scuola, tornano anche le spese per libri, materiale e iscrizioni. Se ci si organizza in anticipo, si può approfittare di sconti e promozioni, soprattutto sul costo dei libri di testo. Ma c’è anche chi si chiede se sia possibile ottenere un'agevolazione fiscale, come la detrazione delle spese scolastiche. La risposta non è così scontata. Vediamo nel dettaglio quali spese si possono detrarre e se i libri rientrano o meno tra queste.
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Libri scolastici: detrazione fiscale sì o no?
La risposta è no: l'acquisto dei libri scolastici non è detraibile dalle tasse. Lo ha chiarito anche il Ministero dell’Istruzione e del Merito: le spese per i libri di testo, così come quelle per cancelleria, zaini, astucci e cartelle, non rientrano tra quelle ammesse alla detrazione del 19%.
Quello che invece può essere detratto, per chi ha figli iscritti a scuole pubbliche o paritarie, sono le spese di istruzione dalla scuola dell'infanzia fino alla scuola superiore:
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tasse di iscrizione e frequenza;
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servizi di mensa scolastica;
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gite, attività culturali e ricreative organizzate dalla scuola;
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laboratori e corsi extracurricolari (lingue, teatro, musica, ecc.);
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trasporto scolastico, anche se fornito da soggetti esterni alla scuola;
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assicurazione scolastica.
E se mio figlio ha una diagnosi DSA?
C’è un’eccezione importante: per gli studenti con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), diagnosticati e certificati da un medico, è possibile detrare al 19% l’acquisto di strumenti compensativi, come software didattici o dispositivi elettronici utili allo studio. In questo caso non c’è un limite massimo di spesa, purché il materiale sia riconosciuto come necessario alla didattica.
Come risparmiare sui libri scolastici
Anche se non sono detraibili, i libri scolastici rappresentano una spesa importante, soprattutto per le famiglie con più figli. Ecco alcuni modi per risparmiare:
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Comprare dai compagni più grandi – Una delle strategie più diffuse, soprattutto alle superiori. Il risparmio può arrivare anche al 50% del prezzo di copertina, ma prima di acquistare è bene controllare lo stato dei volumi e verificare che siano le edizioni richieste dai docenti.
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Sconti online – I grandi e-commerce offrono spesso promozioni a tempo limitato o codici sconto. Anche se non ci sono sconti fissi, vale la pena monitorare i siti specializzati per trovare offerte vantaggiose.
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Offerte nei supermercati – Alcune catene, come Conad, propongono sconti del 15% sui libri scolastici. In più, ogni 10 euro spesi in libri, si riceve un buono da 10 euro da utilizzare sulla spesa, con un minimo di 50 euro.
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Mercatini dell’usato – Sono un classico intramontabile. Il problema può sorgere con le nuove edizioni, ma per molte materie si trovano testi ancora perfettamente utilizzabili. È importante verificare anno e codice ISBN prima dell’acquisto.