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esami maturità

Sono stati diversi gli studenti che hanno deciso di non sostenere l’esame orale della Maturità 2025, presentandosi ma rifiutandosi di affrontare il colloquio. 

Forti dei crediti accumulati e di un punteggio già sufficiente, tra scritti e ammissione, per prendere il diploma, questi maturandi hanno deciso di boicottare l'orale per protestare contro un sistema di valutazione che considerano ingiusto

Il Ministro Valditara ha già detto che dal prossimo anno verranno bocciati, ma la mamma di una studentessa, spinta dalla forte delusione della figlia, in una lettera aperta, riportata da 'La Repubblica', ha voluto dire la sua, lanciando un messaggio chiaro, rivolto principalmente proprio al Ministro.

Indice

  1. La delusione della figlia
  2. Dalla parte di chi ha protestato
  3. Un messaggio al Ministro
  4. L'appello a studenti e genitori

La delusione della figlia

Questa mamma scrive per sua figlia, studentessa di un liceo scientifico di Roma che, a differenza di molti coetanei l'orale l'ha sostenuto: "Ha studiato tantissimo. Si è seduta e ha parlato senza particolari problemi". 

La ragazza aveva una media scolastica ottima, crediti alti, ed è stata presentata all’esame con una medi dell'8 e 10 in condotta, come racconta la madre nella lettera. 

Tutto sembrava andare per il meglio. Eppure, "è uscita con un voto che non si aspettava. E la delusione è stata per lei così forte che mi ha spinto a scrivere questa lettera".

Dalla parte di chi ha protestato

La mamma non ha dubbi: gli studenti che hanno protestato non sono viziati. Anzi, la loro scelta, seppur drastica, ha un significato profondo. 

"Credo fortemente che questi ragazzi, anche se 'col c*** parato' come ha sostenuto qualcuno, abbiano voluto boicottare l’orale proprio contro i criteri di valutazione, sottolineando un sistema ingiusto dove il voto finale è più o meno già deciso prima di iniziare l’esame". 

Secondo la mamma, le famose "griglie di valutazione", che dovrebbero garantire oggettività, in realtà sono molto soggettive. E quindi, si chiede, a cosa serve tanto studio se il risultato è già scritto? 

"Io per questo sto con i ragazzi ribelli che hanno deciso di non sostenere l’esame fino in fondo, perché almeno si sono evitati la delusione di vedersi assegnato un voto ingiusto". 

Un messaggio al Ministro

La lettera della madre non si ferma qui. C'è un appello diretto a Valditara: "Caro Ministro, bisogna vigilare sui danni che un atteggiamento come quello avuto verso mia figlia può avere sui ragazzi". 

E poi pone un interrogativo: “Cosa potrebbe succedere se non ci fossero, dietro di loro, genitori presenti e comprensivi? Nella migliore delle ipotesi smetteranno di studiare come ci dicono i dati sull’abbandono scolastico”. I dati che riporta, in questo senso, sono allarmanti: “Nel 2024, il 9,8% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ha lasciato il percorso formativo senza un diploma”. 

A cui segue una stoccata: "Ministro, mentre punta il dito contro gli studenti ribelli, cerchi di cambiare la scuola affinché diventi un percorso di vero merito che assicuri equità e qualità".

L'appello a studenti e genitori

Infine, la madre della studentessa lancia un appello a tutti gli studenti e ai loro genitori: "Se pensate di aver subito un’ingiustizia all’esame di Maturità, scrivete ai giornali o raccontate la vostra esperienza sui social, potrebbe servire a cambiare le cose per i prossimi maturandi". 

Un invito a non restare in silenzio, a far sentire la propria voce per smuovere le acque e per costruire una scuola più giusta per tutti: "W la Scuola!", conclude la mamma, con un inno di speranza e di lotta.

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