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Ebbene, ora finalmente potrai dire la tua. E, così, tanti altri ragazzi della tua stessa età. L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (AGIA), insieme a Skuola.net, ha infatti lanciato “La scuola che vorrei”, una consultazione pubblica rivolta agli adolescenti tra i 14 e i 18 anni per raccogliere informazioni su aspettative e proposte di miglioramento della scuola italiana da parte degli stessi studenti.
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“La scuola che vorrei”: i ragazzi e le ragazze hanno il diritto di esprimersi sulle decisioni che li riguardano
L’iniziativa parte da un’attività di approfondimento svolta dalla Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Autorità garante: un gruppo tra i 14 e i 17 anni che supporta l’AGIA nell’affrontare le tematiche che riguardano i giovani. La consultazione, che ha l’obiettivo di coinvolgere almeno 10 mila studenti, si sviluppa attraverso un questionario che sarà possibile completare online - in forma anonima - su Skuola.net per un mese a partire dal 9 ottobre. E ogni opinione sarà fondamentale per elaborare proposte al Governo finalizzate a migliorare la scuola nell’immediato, nel post emergenza e per il futuro.“Ogni ragazzo con meno di 18 anni ha il diritto di esprimersi sulle decisioni che lo riguardano. La sua opinione deve essere presa in adeguata considerazione dagli adulti, i quali hanno la responsabilità di compiere scelte sempre nel suo interesse. A prevederlo è la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che da trent’anni è legge in Italia”, è quanto sostiene l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, spiegando le motivazioni che sono alla base del progetto.
“Al diritto di essere ascoltati - sottolinea Garlatti - corrisponde il diritto alla partecipazione: gli adulti, ascoltando e prendendo sul serio le opinioni di bambini e ragazzi, permettono loro di essere protagonisti attivi delle decisioni che li riguardano. La partecipazione è talmente importante che le Nazioni Unite, attraverso il Comitato sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, hanno chiesto al nostro Paese di impegnarsi per estenderla a tutti gli ambienti di vita dei ragazzi. La promozione della partecipazione dei minorenni alla vita politica e democratica rappresenta anche una delle azioni prioritarie della I Strategia europea sui diritti dell’infanzia, adottata dalla Commissione Ue nel marzo scorso.”.
Per questo, secondo la Garante, “è responsabilità di noi adulti creare spazi - anche virtuali - nei quali i minorenni possano dire la loro. Allo stesso tempo spetta ai ragazzi attivarsi per partecipare, esprimendo le loro opinioni sugli argomenti che li interessano. Perciò, come Autorità garante, ho deciso di avviare una consultazione online tra gli studenti per sentire dalla loro voce come vorrebbero che fosse la scuola”.
E noi di Skuola.net siamo orgogliosi di poter ospitare proprio sul nostro sito un’attività così importante per cambiare la scuola sulla base delle reali esigenze degli studenti.
Che cos’è e cosa fa l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza
Per chi non lo sapesse, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, istituita nel 2011, ha tra i suoi obiettivi proprio quello di dare piena attuazione alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989 e alle altre normative nazionali e internazionali in materia. Inoltre, contribuisce alla formazione delle norme per l’infanzia e l’adolescenza approvate da Governo e Parlamento, si esprime sul piano nazionale di interventi per l’infanzia e sul rapporto presentato dal Governo al Comitato Onu sui diritti dell’infanzia.Non solo: l’AGIA si occupa di studio e ricerca, con potere di proposta e segnalazione alle istituzioni, affinché siano rispettati i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel nostro Paese, promuovendo inoltre la mediazione culturale e impegnandosi per superare le disparità regionali in materia di diritti civili e sociali dei più giovani
"La scuola che vorrei"
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