Federico Bianchetti
Autore
compiti a casa italia europaA volte vengono assegnati per esercitarsi, altre per offrire uno spunto di riflessione in più agli studenti

: i compiti a casa sono una pratica consueta nella didattica scolastica. Eppure secondo diversi genitori il più delle volte rappresentano un impedimento nella vita privata degli studenti. Un vero e proprio ostacolo per lo svolgimento di altre attività pomeridiane come lo sport e, più banalmente, allo svago di ragazze e ragazzi.

La denuncia - l’ultima in ordine di tempo - di una mamma su TikTok è ben presto diventata virale. Non si è trattato però solo di uno sfogo, e la questione dei troppi compiti lamentata dalle famiglie non è una diceria: l’Italia è il Paese europeo dove in media si assegnano più compiti per casa. Questo è quanto è emerso dall’ultimo rapporto Timms 2019 - segnalato da ‘La Repubblica’ - che ha messo a fuoco le competenze in Matematica e Scienze degli alunni di quarta elementare e terza media di 39 paesi di tutto il mondo.

Troppi compiti a casa, lo sfogo dei genitori riflette la realtà

La ricerca si è svolta grazie al contributo dei docenti che hanno risposto al questionario sulla mole di compiti assegnati per casa. Analizzando i dati relativi alla quarta elementare, si può notare come i compiti a casa assegnati dalle maestre italiane risultino 3,3 volte superiori rispetto a quelli assegnati dalle colleghe francesi. Per i piccoli studenti italiani, si tratta addirittura del 50% in più rispetto ai compiti che vengono assegnati settimanalmente ai coetanei spagnoli e finlandesi: in Europa solo i piccoli alunni tedeschi viaggiano su un ritmo simile. Per quanto riguarda l’insegnamento delle Scienze - sempre in quarta elementare - il divario aumenta ulteriormente. La mole di compiti che grava sulle scrivanie dei giovani studenti italiani è ben 8 volte superiore a quella dei piccoli francesi, doppia rispetto ai coetanei spagnoli e tripla rispetto a quelli tedeschi. Alla scuola media la situazione cambia di poco: il tempo che gli studenti impiegano per svolgere i compiti a casa è fino a quattro volte superiore rispetto alla media europea.

Compiti, meglio a scuola nelle attività pomeridiane

Dall’analisi emerge anche un dato significativo in merito alla questione: in Europa le attività didattiche si protraggono spesso nel pomeriggio, e gli studenti possono quindi svolgere i compiti sotto la supervisione dei docenti. Un risparmio di tempo ed energie per tutti, soprattutto per genitori e nonni. Sono proprio loro i più colpiti - di riflesso - dalla problematica. Infatti in Italia appena un terzo delle classi di scuola primaria prevede il tempo pieno con lezioni fino alle 16:00, al Sud solo 1 istituto su 5 ha preso questa strada.

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