
Per questo motivo può rivelarsi fondamentale avere un'idea precisa circa quelle che sono le modalità per presentare la candidatura e tutti gli eventuali scenari che possono prefigurarsi. Ad esempio, cosa succede se la scuola per cui si è fatta richiesta d'iscrizione ha esaurito i posti? Scopriamolo insieme.
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Iscrizioni scuola 2024-2025: come presentare la domanda
Come si legge nella nota ministeriale del MIM del 12 dicembre 2023, le domande di iscrizione alle scuole di ogni ordine e grado si potranno presentare a partire dalle ore 8:00 del 18 gennaio alle ore 20:00 del 10 febbraio 2024. Le domande alle classi iniziali della scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado statale andranno presentate online tramite la piattaforma 'Unica'. Stesso discorso per i percorsi di istruzione e formazione professionale ”erogati in regime di sussidiarietà dagli istituti professionali, nonché dai centri di formazione professionale accreditati dalle Regioni che, su base volontaria, aderiscono al procedimento di iscrizione on line”. Eccezione fatta per la scuola dell'infanzia; le scuole delle Province Autonome di Trento e Bolzano e della Valle d'Aosta e le classi terze degli istituti artistici e tecnici, la cui domanda va presentata in formato cartaceo.
Iscrizioni scuola 2024-2025: cosa succede se finiscono i posti
Capita però sempre più spesso che le scuole non riescano a rispondere all'elevato numero di domande. Si tratta delle cosiddette domande in eccedenza, vale a dire le richieste d'iscrizione che le scuole non possono accogliere per mancanza di posti disponibili. In questi casi, genitori e ragazzi non vengono lasciati soli. La palla passa infatti al dirigente scolastico e al Consiglio d'Istituto che in questa casistica hanno dei ruoli ben definiti.Il dirigente scolastico ha il compito di individuare il numero massimo di iscrizioni accoglibili, sulla base delle risorse in organico, nonché del numero e della capienza delle aule e degli spazi disponibili e supporta la famiglia nel caso in cui la scuola in questione sia l'ultima tra le tre scelte, con lo studente rimasto di fatto senza scuola. Il Consiglio d'Istituto, invece, tramite delibera si occupa di selezionare i criteri di precedenza nell'ammissione. Stabilire quali studenti abbiano la priorità sugli altri non è cosa da poco e proprio per questo tali criteri devono rispondere a dei principi di ragionevolezza imposti dal MIM:
Infine, il MIM ha stabilito l'estrazione a sorte come extrema ratio. Non verrà invece considerata la data di invio delle domande. Ma come devono comportarsi le scuole se non riescono ad accogliere tutte le domande? Nel caso in cui l’istituzione scolastica scelta per prima non abbia disponibilità di posti, è possibile indicare nel modulo di iscrizione una seconda o terza scuola cui indirizzare la domanda. La scuola, indicata nel modulo di iscrizione come seconda o terza scelta, deve trattare con priorità (e quindi dare precedenza) le domande pervenute come prima scelta entro i termini, ossia entro il 10 febbraio 2024 .
L’ultima scuola che tratta la domanda, se impossibilitata ad accoglierla (per mancanza di posti), deve affiancare la famiglia nell’individuazione di una diversa istituzione scolastica idonea e accertarsi dell’avvenuta iscrizione dell’alunno. Nell'ambito di questa ricerca, la scuola verrà affiancata dall'Ufficio Territoriale Provinciale (ATP) di riferimento.