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l'alunna lascia il liceo per le troppe pressioni scolastiche“Ci hanno abituati non alla cooperazione, ma alla competizione più sfrenata” sono le parole di un ex studentessa di un noto liceo di Roma, che denuncia le condizioni in cui versa la didattica dell'istituto.


Proprio la ragazza lo scorso febbraio ha deciso di cambiare scuola, sotto anche consiglio medico. Come certifica la diagnosi dell'ospedale Bambin Gesù, la troppa “pressione rispetto alle prestazioni scolastiche” ha pesato fortemente sulla salute della ragazza già affetta da disturbo alimentare, depressivo e dell'alimentazione. Lo stress cui si è sottoposta l'ha addirittura costretta al ricovero per ben tre volte negli ultimi tre anni nel reparto di neuropsichiatria infantile.

Troppa pressione a scuola: la denuncia della studentessa

L'ex allieva del liceo romano non usa giri di parole e, in una lettera indirizzata al Ministro Bianchi – poi ripresa da Repubblica.it – racconta la situazione nell'istituto e come questa sia nociva per studenti e studentesse affetti da disturbi dell'apprendimento. ”A me e ai miei compagni è stato detto che saremmo dovuti essere i migliori. Per noi non si parlava di apprendimento, ma di addestramento". Per questo anno dopo anno la classe è stata epurata dagli elementi ritenuti più fragili" esordisce la 16enne. La ragazza si è iscritta al liceo ormai quattro anni fa, e racconta come in questi anni sia riuscita ad andare avanti a fatica.

La Dad e le lezioni miste paradossalmente hanno aiutato la condizione psicologica della ragazza che quest'anno però si è sentita crollare la terra sotto i piedi. La diagnosi dell'ospedale spinge l'istituto ad adottare un piano personalizzato per l'alunna, ma – rivela la madre – ”non tutti gli insegnanti lo hanno rispettato”. C'è stato infatti un evento particolare da cui poi il tracollo: ”Avrebbe dovuto sostenere una sola verifica al giorno a causa della sua condizione. Un'insegnante, invece, si è impuntata per una seconda interrogazione. È stata irremovibile” ha detto la madre della studentessa.

Per la ragazza la situazione sfocia in un vero trauma, come testimonia lei stessa nella lettera: ” Il senso di fallimento era così grande che avevo cominciato a pensare al suicidio”. E' allora che, anche grazie alla famiglia, la giovane decide di cambiare scuola. Un cambio di rotta decisivo nella vita della ragazza che si sente ”rinata” tra le nuova mura scolastiche.

Un caso non isolato: 90 studenti lasciano il liceo

La storia dell'ex allieva non è però isolata. Sono 90 i ragazzi che solo quest'anno hanno abbandonato l'istituto. Un fatto che ha spinto l'USR ad aprire un fascicolo per indagare più a fondo. "Chi dovrebbe occuparsi degli studenti più fragili non lo fa - racconta un altro genitore - E in più il preside ci ha parlato di 90 nulla osta nell'ultimo anno, tra studenti fragili e non". In seguito al confronto, sono state proprio le famiglie a rivolgersi all'Ufficio Scolastico Regionale.