
Momenti di terrore in una scuola a Pesaro: una finestra di un’aula di un Istituto Tecnico si è staccata improvvisamente, cadendo nel cortile dell’edificio.
La dinamica dell'incidente
Erano le 8 del mattino, prima del suono della campanella, quando la finestra, composta da due ante che scorrono sui binari, all’interno di un’aula del primo anno, si sarebbe rotta mentre due studenti la stavano aprendo dall'interno.
Cadendo nel vuoto, ha poi colpito al braccio uno studente di 18 anni, fortunatamente senza conseguenze gravi.
“Ho sentito un rumore provenire dal piano di sopra, istintivamente ho alzato lo sguardo e ho visto la finestra che cadeva.
Poteva colpirmi in testa e in quel caso non sarei stato qui a raccontarla”, ha spiegato il ragazzo in un'intervista a 'Il Resto del Carlino'. Dopo aver colpito il 18enne, la finestra è anche rimbalzata, andando a colpire un altro studente. Anche in questo caso, per fortuna, le ferite riportate non sono state gravi.Sul posto sono intervenuti i soccorsi, che hanno medicato i due ragazzi, ritenendoli guaribili in 15 giorni.
Il padre dello studente ferito racconta: “Non oso pensare a cosa sarebbe potuto accadere a mio figlio se non avesse alzato la testa accorgendosi che la finestra gli stava cadendo addosso.
Grazie a Dio si è spostato, sennò l'avrebbe preso in pieno. A scuola mi hanno detto che una cosa simile era già accaduta circa un anno fa e questo è gravissimo”.
Gli incidenti a scuola sono un pericolo che si ripete
La tragedia sfiorata a Pesaro, però, è solo l'ultimo di una lunga serie di incidenti che mettono in luce la precaria situazione in cui versano molti istituti scolastici italiani.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio sulla sicurezza a scuola 2024 di Cittadinanzattiva, lo scorso anno si è registrato un record di 69 crolli all'interno di edifici scolastici italiani, un numero mai raggiunto negli ultimi 7 anni.
Sono diverse le cause di questi incidenti: 13 casi di distacchi di intonaco, 14 crolli di solai e soffitti, 18 di controsoffitti, ma anche problemi alle travi, ai tetti e ai cornicioni; e poi ancora muri di recinzione e alberi venuti giù all’interno degli edifici scolastici o in prossimità di essi, perdite d’acqua o guasti a illuminazione e impianti di riscaldamento.