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Riforma della scuola media in arrivo?
Che una riforma della scuola media fosse già in programma nell'agenda del Ministro era ormai noto. “La riforma della scuola media è assolutamente necessaria. Al momento non è ne carne ne pesce. Serve una scuola media che superi la rigida divisione disciplinare. Che proietti di più il modo di lavorare che c’è stato nella scuola primaria” aveva dichiarato recentemente Bianchi.Una visione proposta anche in occasione di un'interrogazione in Senato, in cui il Ministro si era già soffermato sull'ipotesi, partendo dalle attività di orientamento durante il ciclo scolastico: “Progettare e realizzare percorsi di orientamento efficaci, sul piano sia formativo che professionale, costituisce oggi, ancora più che in passato, una azione necessaria a consentire alle nuove generazioni valutazioni consapevoli nelle scelte per il loro futuro. Per questa ragione l’orientamento rappresenta un processo formativo continuo, una 'educazione alla scelta', che accompagna la persona lungo tutto il corso della sua vita”.
Si tratta quindi di evidenziare il ruolo della scuola media, crocevia fondamentale nella vista degli studenti: “L’aspetto maggiormente qualificante dell’intervento riformatore, che il Ministero dell’Istruzione sta elaborando nell’attuazione del PNRR, è una rilevante estensione di questi moduli di orientamento anche alla scuola secondaria di primo grado”.
Filosofia negli Istituti Tecnici: l'altra parte della riforma
L'altro lato della medaglia riguarda gli Istituti Tecnici e Professionali. In una recente audizione in Senato sullo stato di attuazione delle riforme legate al PNRR, il Ministro Bianchi ha detto: ”Saremo in grado di presentare un primo testo per l’estate. Lo presenteremo quanto prima alle Camere. Siamo perfettamente nei tempi. I percorsi tecnici e professionali devono avere uguale dignità rispetto a quelli liceali”.Cosa significa questo? In occasione del convegno “Etica e intelligenza artificiale“, organizzato da "Aspen Institute", il Ministro aveva parlato della possibilità di inserire lo studio della filosofia negli istituti tecnici ”per ridefinire per i ragazzi la capacità di non esser solo data scientist, ma anche utilizzatori di data”. Una riforma che potrebbe presto vedere luce, insieme a quella della scuola media, e che si inserisce nella lista degli obbiettivi fissati nel PNRR, da raggiungere entro la fine del 2022.