
“Valorizzare l'eredità della tradizione greca e latina, così da trasmetterla alle studentesse e agli studenti” così il Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, sulla possibilità di reintrodurre il latino nelle scuole medie.
La questione è stata sollevata dai senatori di Forza Italia Antonio Barboni, Anna Maria Bernini, Nazario Pagano, Urania Papatheu e Fulvia Caligiuri, i quali avevano presentato un'interrogazione che faceva riferimento al ritorno dell'insegnamento del latino nella scuola secondaria di primo grado.
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Latino alle scuole medie: Bianchi dà il via libera
Nell'interrogazione, i senatori FI, rivolgendosi direttamente al Ministro, chiedevano di valutare la possibilità di reintrodurre la materia "nelle scuole secondarie di primo grado, riconoscendo il grande valore formativo di questa disciplina, funzionale al perfezionamento della comunicazione nella lingua italiana e alle competenze interpersonali, sociali e di cittadinanza, fondamentali per il percorso di crescita dei nostri studenti", si legge su Adkronos.Dal canto proprio il Ministro concorda nel riconoscere il valore formativo delle “lingue classiche essenziali per comprendere il presente e per sviluppare i saperi fondamentali che conducono alla riflessione e alla più ampia conoscenza del mondo e della società moderni, allo spirito critico e al ragionamento necessari per l'emancipazione delle alunne e degli alunni, per la cittadinanza europea e per la difesa dei valori comuni".
Le scuole possono disporre liberamente sull'insegnamento
Tuttavia, l'ultima parola spetta agli istituti scolastici. Sì perché come ha riferito lo stesso Bianchi: “Un'eventuale reintroduzione di tale disciplina richiederebbe, un intervento normativo di tipo regolamentare che vada ad incidere sull'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola secondaria di primo grado con una rimodulazione dell'intero piano di studi e dei relativi quadri orari”.Non è quindi possibile intervenire per reintrodurre il latino ma i collegi dei docenti dei singoli istituti, sulla base dell'autonomia di cui godono, possono decidere di riportare l'insegnamento nella propria scuola: "Alla luce di tale quadro di riferimento, si può ritenere, pertanto, che il piano triennale dell'offerta formativa delle scuole secondarie di primo grado possa prevedere, se opportunamente deliberato, anche l'insegnamento del latino". La palla passa quindi ora agli istituti scolastici.