4' di lettura 4' di lettura
emma convitto esclusa perché donnaÈ donna e quindi non può usufruire del Convitto come i suoi compagni di classe, perché riservato ai maschi.
La studentessa sedicenne studia all’Istituto Aereonautico De Pinedo di Roma, che si appoggia all'Istituto tecnico Agrario Garibaldi per l’alloggio dei fuori sede, categoria nella quale rientra anche Emma, che però è stata esclusa dal Convitto romano al quale hanno accesso esclusivamente studenti maschi. "Trovo questa vicenda fuori tempo", ha denunciato Viviana, madre di Emma.

Emma, la studentessa fuori sede esclusa dal Convitto perché donna

"Abitiamo lontano dalla scuola ed Emma - ha spiegato la mamma a Repubblica - si ritrova ad uscire alle 5 da casa e a tornare dopo le 17 dopo un vero e proprio viaggio.
Senza tempo per fare nient'altro"
.

E per questo la famiglia di Emma aveva già inviato la richiesta al primo anno di superiori per ottenere un posto nel dormitorio del Convitto ma la risposta fu negativa. I genitori, che non si sono dati per vinti, hanno riprovato anche quest’anno, ma la risposta è stata sempre la stessa: " 'Non può. È donna'. La struttura non è attrezzata per e donne, è solo per i maschi': mi hanno detto così" ha continuato la mamma.

Viviana ha dunque continuato affermando il suo supporto per Emma: "Mia figlia è indignata, io la chiamo la mia suffragetta perché porta avanti già di suo certe battaglie, e ha scelto di fare una scuola tipicamente maschile per passione ma anche con la convinzione che tutti debbano poter far tutto. Anche dormire in un Convitto", conclude la donna.

La risposta del preside dell’Istituto

Tuttavia, nonostante la denuncia, il preside dell'Istituto Agrario Andrea Pontarelli ha fatto sapere che "l'accoglienza solo degli studenti maschi è prevista da una norma nazionale e il Convitto non la può cambiare", e ha quindi aggiunto: “Non dipende da me e non si tratta di discriminazione di genere. La normativa è stringente e richiede che la struttura dei dormitori sia separata per i due sessi per motivi ovvi, di sicurezza".

Per poter accogliere Emma sarebbero necessari nell'Istituto ambienti separati e anche "una sorveglianza notturna femminile con educatrici che si occupino del comparto femminile", ma in questo caso, continua il preside, "sarebbe necessaria l'iscrizione di 20 studentesse".

Non è sempre stato così però, infatti inizialmente le ragazze che sceglievano di frequentare l’istituto avevano un posto dove dormire, ma dieci anni fa è stato chiuso "perché non era a norma".

La mamma di Emma si è quindi rivolta alle istituzioni locali per avere una risposta diversa: “Ho preso l'impegno di fare in modo che non succeda più che una ragazza dell'Istituto Aeronautico De Pinedo che ha chiesto di poter essere ospitata dal Convitto Statale si senta rispondere di no perché il Convitto è solo maschile. Questa è una risposta non accettabile", ha quindi scritto su Facebook la presidente del Municipio IX Titti Di Salvo, alla quale hanno fatto poi eco le assessore capitoline Lucarelli e Pratelli che hanno deciso di scrivere al Ministero dell’Istruzione: "La norma va cambiata".