
Monta la polemica a Merate, dove sta facendo molto discutere la scelta dei docenti di un istituto scolastico di modificare il testo dell'inno di Mameli.
In occasione della Festa della Liberazione, agli studenti è stato infatti chiesto di interpretare il brano con delle modifiche significative.
Un fatto che ha scatenato la protesta del consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Giacomo Zamperini.Leggi anche:
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Inno d'Italia modificato a scuola: la polemica
In particolare, secondo quanto riporta 'OrizzonteScuola', gli alunni dovranno cantare una versione modificata dell'inno d'Italia, con la frase “siam pronti alla morte” sostituita da “siamo pronti alla vita”. Per questo motivo, il consigliere regionale FdI Giacomo Zamperini – che alla testata locale 'Prima Merate' ha definito la decisione un “sacrilegio” - si è rivolto alla sottosegretaria dell'Istruzione, Paola Frassinetti. Nel frattempo i docenti dell'istituto hanno motivato la scelta, facendo sapere che la versione modificata è già in uso da diversi anni.
I docenti scrivono al Presidente Mattarella
Infatti, stando sempre a quanto riportato da 'OrizzonteScuola', si tratterebbe di una versione già utilizzata dal Piccoro Coro di Milano in occasione dell'inaugurazione dell'EXPO del 2015. Inoltre, sempre gli insegnanti affermano che la modifica non ha alcuna connotazione politica e vuole semplicemente trasmettere un messaggio educativo universale.
Nonostante però le spiegazioni, la vicenda ha acceso gli animi nella comunità scolastica. Motivo per cui i docenti si sono rivolti al Capo dello Stato Sergio Mattarella, nel tentativo di mettere un punto alla vicenda.