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giuseppe valditaraIl Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara ha annunciato l'imminente arrivo di un provvedimento che vieterà la chiusura delle scuole in occasione di festività non riconosciute dallo Stato.

La dichiarazione arriva a seguito della polemica scatenata dalla chiusura di una scuola a Pioltello per la fine del Ramadan.

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La proposta di Valditara

Il Ministro, durante il Consiglio dei Ministri, ha rivelato di essere al lavoro su una normativa che regolamenti le chiusure scolastiche per festività religiose non riconosciute dallo Stato. Tra le proposte, spicca quella di vietare le chiusure a meno che non vi sia un accordo formale tra lo Stato e le confessioni religiose coinvolte. Valditara ha motivato la sua proposta con la necessità di evitare "conflittualità e caos", sottolineando che l'integrazione si realizza tenendo aperte le scuole, non chiudendole. Ieri, alla Festa della Lega a Varese, ha ribadito che “il provvedimento è in dirittura d’arrivo. Non sarà più possibile chiudere una scuola in occasione di una festività non riconosciuta dallo Stato”.

La reazione degli studenti

L'Unione degli Studenti ha espresso forte indignazione per le dichiarazioni del Ministro. L'UDS ritiene che il provvedimento sia un attacco all'autonomia scolastica e che le scuole debbano poter adottare politiche che rispettino la specificità della propria popolazione studentesca.
Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’Unione Degli Studenti, sindacato studentesco, dice che "è necessario che il nostro paese riconosca a pieno la composizione della popolazione delle proprie scuole", favorendo "le differenze culturali".
"E' necessario che i luoghi della formazione siano il primo luogo in cui si impara a costruire comunità, scambio e solidarietà tra popoli, esperienze, culture e religioni differenti”, ha affermato la studentessa.

“Il provvedimento - prosegue Alice Beccari, responsabile comunicazione dell’UDS - sarebbe un pieno attacco al diritto all'autonomia scolastica di cui dispongono gli istituti che possono mettere in campo politiche ad hoc per rispettare al meglio i diritti della specifica popolazione studentesca che li compone".

Gli studenti sottolineano inoltre che la politica dovrebbe concentrarsi sui reali problemi della scuola, come l'abbandono scolastico, le strutture fatiscenti e l'aumento dei disturbi psicologici, invece di "gridare allo scandalo" per casi come quello di Pioltello, che rappresentano un modello di integrazione culturale.

Un dibattito aperto

La proposta del ministro Valditara ha aperto un dibattito complesso sulla gestione delle festività religiose nelle scuole con una contrapposizione di opinioni. Da un lato, si pone la questione della laicità dello Stato e dell'uguaglianza di trattamento per tutti i cittadini. Dall'altro, emerge la necessità di riconoscere e rispettare la diversità culturale e religiosa del Paese. Occorrerà capire come vorrà intervenire dal punto di vista legislativo il Ministero dell'Istruzione e del Merito.