
Andare al supermercato ormai per molti è l’unica possibilità di prendere una boccata d’aria, vista la quarantena a cui tutta la penisola è sottoposta. Soprattutto anche considerato che la spesa online è praticamente irreperibile perché sovraccarica di richiesta praticamente in tutta Italia.
Ecco che quindi è ormai normale vedere file di persone in coda per entrare all’interno dei supermercati. Ma una volta dentro, un’altra questione piuttosto strana sta prendendo piede in diversi supermarket: i prodotti di cartoleria e altri come, ad esempio, la biancheria, non possono essere venduti. Come mai? Scopriamolo insieme.
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I supermercati non vendono più quaderni, penne, evidenziatori
In moltissimi supermarket sono presenti anche scaffali interi dedicati al mondo della cancelleria: quaderni, blocchi per appunti, evidenziatori e post-it. Ebbene, in questi scomparti da qualche ora sono presenti dei curiosi cartelli che ne impossibilitano la vendita. Come mai? Sembrerebbe che, non essendo beni di prima necessità secondo le vigenti norme non possono essere venduti. Inoltre, con la chiusura delle cartolerie, quella dei supermercati diverrebbe una concorrenza sleale ai molti negozi con la serranda abbassata.
Studenti senza quaderni e cancelleria: le proteste
In merito quindi al divieto di acquistare i prodotti di cartoleria all’interno dei supermercati è stato il web il primo a insorgere, come di consueto ormai, denunciando questa restrizione alquanto particolare.Infatti per moltissimi studenti, dai più piccini, fino agli universitari, gli oggetti di cartoleria sono indispensabili per non rimanere indietro nella didattica in queste ore di quarantena. Ecco che quindi si sta cercando una soluzione a questa insolita situazione. E intanto la Federdistribuzione cerca di fare chiarezza, è intervenuto anche Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad: "La merce esposta nei negozi deve poter essere venduta tutta. Non si crei ulteriore pressione su lavoratori e clienti". Per ora quindi non si può far altro che aspettare chiarimenti e comunicazioni governative in merito.