
Una realtà che risente di diversi fattori, tra cui l'educazione tra le mura domestiche. Gli intervistati si sono espressi anche sulla punizione più giusta per tutti coloro che si comportano male, dando piena ragione al Ministro Valditara.
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Più disciplina e meno intromissioni: i genitori sul banco degli imputati
Il numero uno di Viale Trastevere in tempi recenti era intervenuto sul caso dei due studenti di Rovigo che avevano sparato pallini di plastica contro una docente. Il Consiglio di classe aveva assegnato ad entrambi 9 in condotta: decisione poi rivalutata in seguito proprio all'intervento del Ministro. La vicenda, come tante altre, è poi entrata di prepotenza nel dibattito pubblico, sollevando più di una questione: perché oggi c'è meno rispetto nei confronti dell'autorità scolastica? E quali sono le giuste punizioni per gli alunni che sbagliano?Il 78% degli intervistati oggi ravvisa meno disciplina tra i banchi e attribuisce la responsabilità di questo cambiamento soprattutto ai genitori. Le intromissioni di quest'ultimi nel rapporto tra insegnanti e studenti vengono giudicate negativamente dai rispondenti, che invece invitano a prestare maggiore attenzione all'educazione dei giovani. Il 50% degli italiani poi si trova d'accordo con la recente proposta del Ministro Valditara e ritiene che, in caso di atti gravi, i ragazzi debbano fare delle attività socialmente utili alla scuola, mentre il 36% pensa che debbano essere bocciati. Per i due ragazzi di Rovigo, infine, gli intervistati nessuna pietà: per oltre 2 su 3 andavano bocciati.