
Una ragazza col sogno di fare il meccanico. Nonostante abbia da poco compiuto 18 anni, Chiara sa già cosa fare da grande e nulla la spaventa.
Nemmeno il fatto di essere l'unica ragazza della sua scuola: la studentessa, iscritta all'indirizzo tecnico di Manutenzione e Assistenza all'Istituto 'Bertarelli-Ferraris' di Milano, è l'unica quota rosa a fronte di una platea di oltre 300 iscritti.
La ragazza, che in precedenza era iscritta all’indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing, spiega a Il Corriere della Sera quali sono i suoi obiettivi e com'è l'esperienza scolastica di una studentessa che ogni giorno deve vedersela con oltre 300 coetanei maschi.
La 'seconda' vita scolastica nel mondo della meccanica
Originaria di Siziano, nel Pavese, Chiara vive a Milano da tre anni con sua sorella maggiore Giada, che studia invece Relazioni Internazionali all’università: “Il primo anno ho frequentato un altro itis, facendo l’indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing (l’ex ragioneria, ndr) - racconta Chiara -.
Le materie economiche mi piacevano, le altre no. In seconda ho deciso di cambiare strada. Avevo preso la patente per la moto e già cominciavo ad avere la voglia di approfondire gli studi di meccanica. Mio zio ha un’officina e io passo i miei sabati sera ai raduni di moto e auto”.Un giorno, quasi per caso, Chiara fa la conoscenza della sua futura scuola ed è in quel momento che decide di cambiare studi: “Ho visto l’indirizzo di Manutenzione e così ho detto ai miei genitori che avrei fatto quello. Hanno accettato senza problemi, sanno che sono testarda”.
Fiducia ripagata perché oggi Chiara può vantare una media dell’8. All'inizio, però, qualche titubanza c'è stata. Perché non avere neppure una compagna di classe è stato un qualcosa di spiazzante.
Ma poi le cose sono subito migliorate: “Mi dicevo: 'Ma perché dovrebbe darmi fastidio? Le amiche ce le ho fuori da scuola'”. Anche il rapporto con i 'maschietti' della classe oggi è dei migliori: “Li ho fatti diventare tutti un po’ più femminili, non si stupiscono più se chiedo se il mascara è a posto e poi sono diventata la fornitrice di appunti per tutta la classe. E anche la consigliera amorosa, per problemi di coppia. La nostra è una classe multietnica, ho compagni originari di Ecuador, Cina, Perù, Marocco, Egitto… con i peruviani che si sono trasferiti da poco in Italia capita di parlare del loro Paese. Gli altri ragazzi sono nati qui” spiega la studentessa.
Conta il valore, non il genere
Chiara ha una passione sfrenata per i motori e, infatti, a scuola ci va in moto. Ecco perché di fronte a certe situazioni perde la pazienza: “L’altro giorno sono andata in un negozio a comprare il grasso per la catena della moto. Ero in compagnia di mio cugino. Chiedo l’articolo al commesso e lui, invece, di rispondere a me, si rivolge a lui. Stessa cosa quando vado nei negozi di ricambi per le moto con il mio fidanzato. Proprio non ce la fanno a immaginare una ragazza che s’intende di meccanica. Solo a pensarci, mi innervosisco”.
Conta il valore della persona, non il genere. E adesso che è rappresentante d'istituto, Chiara ha un solo obiettivo: “Attirare nuove ragazze nel mio stesso indirizzo. Agli open day qualcuna si è avvicinata a chiedermi informazioni. Adesso sono in corso le iscrizioni, speriamo”
E per il futuro? “Vorrei lavorare nella meccatronica, non stare solo in officina” conclude l'aspirante meccanica.