
Anche Snapchat finisce sul banco degli imputati. Il famoso social network, popolare soprattutto tra gli adolescenti, è infatti diventato (forse per la prima volta) il megafono di un episodio di bullismo.
Stavolta siamo a Udine, dove una 17enne ha aggredito una compagna di scuola di due anni più piccola. Un litigio che si trascinava da settimane - sempre attraverso i social - e che era andato avanti a colpi di post al veleno e insulti. Lo segnala il quotidiano "Il Piccolo".
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LA SCENA RIPRESA E CONDIVISA SU SNAPCHAT - L’altro giorno, però, la situazione è degenerata, portando al confronto-scontro fuori dai cancelli di scuola prima dell’inizio delle lezioni. Una scena che è stata ripresa da un terzo alunno, amico della ‘bulla’. Pochi minuti - durante i quali si vede la ragazza più grande affrontare l’altra con calci, schiaffi e pugni - che sono bastati per confezionare uno ‘snap’ da far circolare in Rete e per mettere nei guai tutti i protagonisti di questa storia: la 17enne, accusata ora di lesioni personali. il cameraman improvvisato, denunciato per comunicazione e diffusione di dati personali ignorando la privacy delle ragazze; ma soprattutto la vittima, coperta di ridicolo da chi ha potuto vedere il video prima che si auto-distruggesse.
POCHI SECONDI BASTANO PER ESSERE BULLIZZATI - Nonostante, dunque, la filosofia di base di Snapchat sia quella di cancellare i video condivisi dopo pochi secondi dalla visualizzazione, la scena immortalata ha avuto tutto il tempo di girare sugli smartphone di compagni di scuola e amici delle ragazze. Creando un nuovo nemico a chi lotta contro il bullismo.