
Partirà la prossima settimana il piano di vaccinazione AstraZeneca per 59mila operatori del mondo scuola in Calabria, prima regione in Italia ad inserire il personale scolastico tra le categorie a rischio. Per farlo bisognerà però chiudere le scuole per tutta la durata della vaccinazione e procedere con la didattica a distanza. A confermarlo è stato il governatore regionale Spirlì, in questi giorni a lavoro con i sindacati. Ecco potrebbe essere gestita la campagna vaccinale.
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Regione Calabria: chiuse le scuole per vaccinare gli operatori scolastici
Il governatore regionale Antonino Spirlì ha annunciato ieri in diretta su Facebook l’inizio della campagna vaccinale al personale scolastico e l’interruzione delle lezioni in presenza. Le sue parole: "Cominceremo sicuramente a vaccinare il mondo della scuola dalla prossima settimana, ora vediamo se sarà lunedì o mercoledì”. Tale decisione arriverebbe da una "proficua interlocuzione" con i sindacati che rappresentano il personale docente e non docente e la categoria dei dirigenti. Come anticipato, nel corso della diretta il governatore ha altresì spiegato che le scuole dovrebbero restare chiuse per tutta durata della vaccinazione – si parla di 2-3 settimane per vaccinare i circa 59mila operatori della scuola – per continuare l’erogazione della didattica a distanza. In conclusione ha tenuto a precisare che i vaccini somministrati saranno quelli di AstraZeneca e contro i “pettegolezzi da social” ha voluto controbattere dicendo: “La qualità dei vaccini è tutta altissima, è uguale per tutti, non ci sono vaccini di serie A o serie B. Sono tre vaccini ugual. Non andate appresso al pettegolezzo da social per il quale i no-vax continuano a seminare dubbi. Dobbiamo vaccinarci tutti, secondo le direttive del ministero”.
Regione Calabria: i sindacati contro la chiusura della scuola
Sebbene il governatore regionale abbia dichiarato che la scelta di chiudere le scuole per tutta la durata del piano vaccinale sia derivata da una "proficua interlocuzione" con le organizzazioni sindacali, quest’ultime hanno diffuso un comunicato stampa per smentire quanto da lui dichiarato. Nello specifico, le rappresentanze sindacali avrebbero concordato con il governatore Spirlì solo delle chiusure mirate a periodi minimi e “comunque strettamente necessari, al solo verificarsi di una concentrazione di somministrazione sull’intero istituto, Comune o distretto, tale da richiedere la sospensione delle attività didattiche in presenza”.
Ma parlando ancora di scuola, ecco cosa fai sempre invece di studiare!