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sciopero scuola 1 marzo 2021

Il nuovo governo Draghi ha ottenuto ieri la fiducia in Senato e oggi è in corso la seduta per il voto di fiducia alla Camera, nonostante ciò il mondo della scuola si sente già minacciato dalle nuove proposte che potrebbero da qui a poco arrivare proprio dal nuovo ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

Scopriamo i motivi e i giorno del nuovo sciopero.

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Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente: sciopero il 1° marzo

E’ il Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente (SISA) a indire lo sciopero nel giorno del 1° marzo 2021: come mai? Ebbene, sul sito del sindacato si leggono le motivazioni di questo gesto: “[...] riteniamo che le politiche di stampo liberista avanzate dal costituendo governo di Mario Draghi, per altro deciso a disconoscere la DAD realizzata con enormi sacrifici di docenti e studenti, prolungando arbitrariamente le lezioni al 30 giugno, siano in totale contrasto con un progetto sociale, culturale e politico che, a partire dalla scuola sia coerente con la Costituzione nata dalla Resistenza, che invita all’inclusione sociale.” E dunque il SISA ribadisce con forza: “Le politiche di rigore, tese a colpire lavoratori, disoccupati, pensionati, il ridimensionamento del reddito di cittadinanza, i tagli contro il pubblico impiego in generale e la scuola in particolare, al netto dei proclami sulle assunzioni dei precari, sono e saranno sempre respinti dalla nostra organizzazione sindacale.

1° marzo: la circolare del Ministero dell’Istruzione per lo sciopero

Dunque, sulla base delle dichiarazione del SISA è stato annunciato la sciopero, confermato dalla circolare del Ministero dell’Istruzione, nella quale si legge: “Si comunica che l’organizzazione Sindacale SISA – Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente- ha proclamato lo sciopero “per il comparto scuola per l’intera giornata di lunedì 1 marzo 2021 per tutto il personale Docente e Dirigente, di ruolo e precario, in Italia e all’estero, con totale esclusione del personale ATA di ruolo e precario”. Lo sciopero quindi è rivolto solo al personale docente e dirigente, e non sarà esteso anche al personale ATA.

Ma parlando ancora di scuola, ecco cosa fai sempre invece di studiare!