Cambia 17 docenti di sostegno in 10 anni, lo studente non andrà più a scuola

Non è un segreto che nella scuola italiana ci sia attualmente carenza di insegnanti, che spesso i concorsi non riescono a colmare. Nel settore del sostegno la situazione sembra però ancora più critica, tanto da risultare un problema cronico. Infatti, se da una parte stanno aumentando le certificazioni di alunni con disabilità, dall’altra non si riesce a far fronte ai bisogni di questi studenti.

Per questo sempre più spesso si ricorre a insegnanti non specializzati, che poi, com’è ovvio, non riescono a venir confermati per abbastanza tempo da permettere ai ragazzi di trovare una continuità didattica; esempio ne è l’emblematico caso di un ragazzo pugliese, i cui genitori, dopo 17 insegnanti diversi in 10 anni, hanno deciso di ritirarlo da scuola.

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A 16 anni ritirato da scuola per aver cambiato 17 insegnanti di sostegno in 10 anni

I genitori hanno deciso. Loro figlio, un ragazzo autistico di 16 anni, continuerà a studiare da casa, con insegnanti privati. Dopo l'ennesimo cambio di insegnante di sostegno, il diciassettesimo in dieci anni di scuola del figlio, la formazione del giovane studente risulta ormai compressa a causa dell’assenza di continuità didattica.

La denuncia arriva dalla mamma del sedicenne, Maria Grazia, che si è sfogata sui social network: "Andando contro ogni principio di buon senso e di inclusione sociale, quest'anno Jacopo resterà a casa invece che andare a scuola - scrive nel suo post, commentando la decisione di non far andare più il figlio a scuola. Ci siamo arresi alla scuola parentale. E' una sconfitta del sistema, prima ancora che nostra, ma sempre sconfitta è. Tenerlo a casa per proteggerlo dalla scuola, con molta, molta amarezza, ma ci siamo giocati pezzi di salute e di benessere psichico troppo importanti in questi anni.”

Maria Grazia conclude quindi il suo post con amarezza: “Brindiamo idealmente al sistema scolastico inclusivo "più bello del mondo": noi ci siamo arresi. In bocca al lupo a chi resiste.”

“Stiamo cercando di aumentare il numero di docenti specializzati - è la risposta di Giuseppina Lotito, dirigente dell’ufficio scolastico regionale, come riporta il Quotidiano della Puglia - e quest’anno ne sono entrati in Puglia 500. Ancora pochi, ma stiamo migliorando”.