Imma Ferzola
Autore
professore organizza cena con ex alunni
Fonte: Il Resto del Carlino


Una cena, una villa, cento abbracci e un professore con gli occhi lucidi. Uno storico insegnante di 92 anni, di un istituto per ragioneri di Vicenza, poco tempo prima aveva lanciato un appello per rivedere i suoi ex studenti, dopo mezzo secolo. La risposta? Inaspettata e travolgente: un centinaio di ex alunni ha raccolto l’invito, trasformando una serata autunnale in un momento che resterà impresso nella memoria di tutti.

Indice

  1. “Ho i giorni contati, ma questa emozione non la potrò mai dimenticare”
  2. Dal ’70 al ’78: classi diverse, stesso legame
  3. “Mi avete rinverdito gli anni e risollevato l’animo”

“Ho i giorni contati, ma questa emozione non la potrò mai dimenticare”

Il professore non li vedeva da decenni. Alcuni dalla Maturità, altri dall’ultima lezione tra i banchi, negli anni Settanta. Li ha chiamati a raccolta nel giardino della sua villa nel Vicentino, dove oggi vive. Non sapeva quanti si sarebbero presentati. Alla fine, sono arrivati in tantissimi.

“Non potete immaginare la gioia che ho provato vedendo tutti i miei ex studenti riuniti. Alcuni non li vedevo da oltre 50 anni, ma quello che mi hanno regalato è qualcosa di impagabile. Ho i giorni contati, ma questa emozione non la potrò mai dimenticare”, ha raccontato commosso il professore, come riporta 'Il Resto del Carlino'.

Dal ’70 al ’78: classi diverse, stesso legame

Il raduno ha coinvolto studenti delle classi degli anni ’70, ’74, ’76, ’77 e ’78: generazioni diverse, ma tutte passate dai corridoi dell’istituto e dalle lezioni di ragioneria dell'insegnante. In molti non si vedevano da oltre quarant’anni. “In tanti faticavano a riconoscersi”, hanno raccontato i presenti, “ma l’atmosfera era quella di una festa di famiglia”.

Una reunion che il professore ha voluto onorare con le sue parole, come sempre significative: “Miei cari ragazzi, che dirvi? Ordine, chiarezza e precisione”. Gli stessi valori con cui ha formato centinaia di studenti, oggi genitori e nonni, giunti a lui per dire grazie.

“Mi avete rinverdito gli anni e risollevato l’animo”

Durante la serata, il professore ha voluto sottolineare anche il perché di quell’incontro: “Oggi che siete tornati a posarvi sul mio ramo, mi avete rinverdito gli anni e risollevato l’animo”. Un pensiero affettuoso rivolto a chi, nel corso del tempo, ha rappresentato una parte fondamentale della sua vita.

“Non mi resta molto da vivere, ma quello che ho vissuto non ha prezzo. I miei studenti mi sono sempre venuti a trovare, ma vederli tutti insieme uno accanto all’altro mi ha regalato una gioia immensa. Al tempo non avevamo nulla ma ce lo facevamo bastare. Oggi che si ha tutto, forse mancano i valori umani che ho ritrovato in questo giorno tutti insieme. Grazie di cuore a chi mi ha aiutato a realizzare un sogno”.

Un sogno che ha preso forma tra i tavoli allestiti nel giardino della villa, tra racconti, foto sbiadite, risate e qualche lacrima. A volte basta un invito, scritto con il cuore, per far tornare in vita decenni di ricordi.

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