
Il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina, durante un intervista su Radio 24 andata in onda stamattina, ha parlato delle misure del Governo per la scuola nell'ambito dell'emergenza Coronavirus, spiegando in cosa consistono e chiarendo alcuni punti ancora oscuri.
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"Posso rassicurare che non c'è nessun rischio che i nostri studenti perdano l'anno" ha affermato Azzolina, facendo riferimento alla normativa che stabilisce che "al ricorrere di situazioni imprevedibili è fatta salva la validità dell'anno scolastico". "Le scuole nella loro autonomia scolastica potrebbero anche prevedere di allungare l'anno ma non sarà necessario perché abbiamo attivato una task force per garantire la didattica a distanza", ha aggiunto il ministro.
Emergenza Coronavirus, incentivata la didattica a distanza
Il ministero dell'Istruzione ha dunque messo in campo "una task force che oggi stesso andrà in giro per le regioni" per supportare la formazione a distanza, considerata la chiusura di molti istituti scolastici a causa del coronavirus. Il ministero ha attivato per la didattica a distanza - ha spiegato Azzolina - collaborazioni con partner come Tim, Rai, Treccani. "Per garantire infrastrutture adeguate, stanzieremo anche delle risorse" ha aggiunto sottolineando comunque di augurarsi che "le scuole riaprano quanto prima". "Per la didattica a distanza bisogna immaginare che non è necessario un computer a casa, basta un cellulare e oggi quasi tutti i ragazzi lo hanno", ha detto.
Coronavirus, chiusura delle scuole legata alle zone focolaio
Ma quando riapriranno le scuole? Si può immaginare che già dalla prossima settimana "si può pensare a chiusure delle scuole su base provinciale, legate alle zone del focolaio" e non più a livello regionale come ora, ma l'Azzolina ha sottolineato che ogni decisione deve essere presa "in accordo con le autorità sanitarie".
Coronavirus: gite scolastiche e rimborsi
Sulla questione dei soldi versati dalle famiglie per i viaggi di istruzione dei figli, cancellati a causa del coronavirus, Azzolina si è mostrata decisa: "I genitori verranno rimborsati ma anche le agenzie hanno bisogno di una risposta" ha detto, e ha parlato di un possibile "decreto ad hoc".