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L’alternanza scuola-lavoro è obbligatoria per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori, anche nei licei. Non solo imprese e aziende, ma anche associazioni sportive e di volontariato, enti culturali, istituzioni e ordini professionali possono diventare partner educativi della scuola per sviluppare in sinergia esperienze coerenti alle attitudini e alle passioni di ogni studente. Il periodo di alternanza scuola-lavoro, è noto, si articola in 400 ore per gli istituti tecnici e 200 ore per i licei e si realizza con attività dentro la scuola o fuori dalla scuola.
Ma una delle domande che molti studenti si stanno facendo è un'altra: è possibile realizzare l'alternanza scuola-lavoro anche all'estero? Ebbene, la risposta è 'assolutamente sì'. A chiarirlo è direttamente il Miur, al punto 7 della nota ministeriale 3355 del 28 marzo.

Alternanza fuori dall'Italia: l'intesa Miur-Unioncamere

A questo proposito il Ministero dell'Istruzione ha stilato un protocollo di intesa con Unioncamere, tramite Assocamerestero. In virtù di questa intesa, le Camere di commercio italiane all’estero di 12 Paesi dell’Unione europea più quella della Turchia ospiteranno percorsi di alternanza, che verranno svolti dai ragazzi o presso le strutture camerali o, con il tutoraggio delle Camere italiane all’estero, presso imprese estere affiliate. L’iniziativa si inserisce nell’ottica di quanto previsto dall’Avviso 'Pon Miur Alternanza Scuola Lavoro', che dà particolare rilievo ai progetti di alternanza scuola-lavoro relativi al filone della mobilità internazionali. Due, in particolare, le modalità previste: “Percorsi di alternanza scuola-lavoro all’estero” e “Tirocini/stage aziendali all’estero”.

L'elenco dei Paesi che aprono le porte agli alternanti

Il Miur, a tal proposito, con la nota n. 7881 del 30 giugno 2017 ha comunicato l'elenco delle Camere di Commercio all'estero disponibili. Per queste attività, inoltre, sono previsti dei finanziamenti finalizzati ad offrire - per i percorsi di alternanza scuola-lavoro all'estero per i licei e gli istituti tecnici e professionali - un'integrazione con il mondo del lavoro in un contesto organizzativo transnazionale, per favorire lo sviluppo di competenze capaci di facilitare l'integrazione culturale, linguistica e lavorativa all'estero; per i tirocini/stage aziendali per gli Istituti Tecnici Superiori, poi, c'è anche la possibilità di completare e valorizzare la formazione acquisita arricchendola con la maturazione di una ulteriore esperienza in un contesto lavorativo avanzato, per acquisire competenze di particolare innovatività tali da favorire le successive scelte di lavoro. Possibile anche partecipare nel Paese estero ospitante a esperienze come, ad esempio, stage, tirocini presso strutture ospitanti, simili ai percorsi di alternanza scuola lavoro, previsti nelle scuole secondarie di secondo grado.

Il 'contratto formativo'

Lo studente, prima della partenza, firmerà un “contratto formativo” tra l’istituzione scolastica e la struttura ospitante estera; un'adeguata documentazione dovrà essere rilasciata anche dalla stessa struttura ospitante. I percorsi all'estero possono essere svolti in uno degli Stati membri che hanno istituito un'Agenzia nazionale che partecipa in maniera completa al programma Erasmus+.

Data pubblicazione 14 Dicembre 2017, Ore 13:40
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