
Lo si sarebbe potuto intuire già alcuni mesi fa, ora ne abbiamo la certezza: cambiamenti in vista per la maturità. Una, su tutte, la novità: l’alternanza scuola-lavoro che, dopo una prima fase sperimentale, diventa finalmente “adulta”.
In due anni, infatti, il sistema entrerà pienamente a regime e gli studenti che sosterranno la maturità avranno svolto i tre anni di tirocinio in azienda previsti dalla riforma. L'alternanza, dunque, è pronta per essere inserita strutturalmente all’interno dell’Esame di Stato.UN NUOVO TASSELLO DELLA 'BUONA SCUOLA' - A confermarlo è direttamente il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, che in una recente intervista al quotidiano IlSole24Ore ha illustrato il prossimo pacchetto di norme che, a breve, verranno emanate dal Miur per continuare ad arricchire la riforma sulla “Buona Scuola”.
“Vogliamo rendere esplicito e valutabile il legame tra formazione e mondo del lavoro”: con queste parole il Ministro ha ufficializzato il maggior peso che presto verrà dato all’esperienza lavorativa che gli studenti devono obbligatoriamente svolgere durante il triennio finale delle scuole superiori.
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LE MISURE CHE PREPARERANNO ALLA GRANDE NOVITA' - Tra i vari parametri che le commissioni d’esame dovranno prendere in considerazione ci sarà, dunque, anche la valutazione sullo stage effettuato dal maturando. In questo quadro rientrano anche le modifiche al “Piano di formazione degli insegnanti”, che avrà un capitolo dedicato proprio all’alternanza.
“In autunno – ha ribadito la Giannini – sarà anche pronta la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti”, per regolamentare la presenza dei ragazzi sui luoghi di lavoro e tutelarli quando sono fuori dalle mura scolastiche.
Parallelamente verrà predisposto un Registro delle imprese che li ospiteranno, a cui le aziende potranno iscriversi “gratuitamente”; uno strumento che aiuterà a censire i datori di lavoro e le opportunità per poter svolgere l’alternanza.
RISORSE DEDICATE E SGUARDO AL FUTURO. Per far partire la nuova fase del progetto è stato previsto uno stanziamento di risorse dedicate: “100 milioni all'anno da ora e per sempre, dieci volte le risorse assegnate prima della ‘Buona Scuola’. E con il decreto sull'ampliamento dell'offerta formativa – prosegue il responsabile del Miur - stanziamo quest'anno altri 1,6 milioni per rilanciare anche l'apprendistato”.
Nel frattempo, però, bisogna far capire meglio ai ragazzi cosa significhi e come debba funzionare l’inserimento in azienda. Per questo da ottobre partirà un progetto con 12 realtà industriali molto conosciute, in collaborazione con ordini e fondazioni per aprire le proprie sedi e gli spazi di lavoro ad un buon numero di studenti. “Coinvolgeremo oltre 20 mila ragazzi – dice il Ministro – e metteremo a disposizione strumenti di comunicazione e informazione, a partire da un sito". Completerà lo scenario una “cabina di regia Miur-Lavoro su alternanza e apprendistato”.
Per ora si tratta di anticipazioni, suscettibili di modifiche dell’ultimo minuto. Solo l’autunno inoltrato ci saprà dire come sarà la maturità di domani e la scuola del futuro.
Marcello Gelardini
