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aliscafo ustica troppo costoso insegnantiA Ustica, comune italiano della città metropolitana di Palermo in Sicilia, è in atto un’emergenza scolastica anomala: a causa dell’elevato costo dell’aliscafo, i professori non vogliono insegnare sull’isola.

Sessanta euro il costo dell’andata e ritorno giornaliero da Palermo a Ustica: una cifra inabbordabile per qualsiasi docente medio, e così viene minato il diritto allo studio dei ragazzi usticani. Per questo il dirigente scolastico ha deciso di rivolgersi al Presidente della Regione, in cerca di risposte e interventi concreti per risolvere quanto prima il problema.

Preside denuncia i costi troppo alti che gli insegnanti devono affrontare per esercitare a Ustica

Come già accennato, gli spostamenti dalla Sicilia, da Palermo in particolare, verso Ustica sono tutt’altro che economici. In una giornata lavorativa un insegnante è costretto a sborsare 60 euro di biglietto, tra la corsa di andata e quella di ritorno: “Il costo di collegamento tra Palermo e Ustica è esorbitante: per un docente che ha uno spezzone di cattedra o ore di completamento risulta poco conveniente, economicamente, accettare di insegnare ad Ustica: andata e ritorno da Palermo, in aliscafo, costa sessanta euro.” Scrive su Facebook Giusto Catania, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di secondo grado Saveria Profeta di Ustica.

Il preside denuncia quindi pubblicamente la situazione nella quale versa il suo istituto, ma non si limita alla lamentela social, infatti nel post scrive di aver cercato un contatto con il Presidente della Regione Sicilia per far conoscere anche all’amministrazione locale questo annoso problema che interferisce con il diritto allo studio degli studenti di Ustica: “Ho scritto una nota al Presidente della Regione Renato Schifani nella qualità di dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di secondo grado Saveria Profeta di Ustica, per sottolineare che il collegamento con le isole minori, soprattutto per garantire un servizio fondamentale qual è la scuola, non può essere così oneroso.”

Giusto Catania sottolinea quindi come sia ingiusto non tanto per i docenti di ruolo, ma soprattutto per coloro che hanno appena un paio d’ore al giorno nell’istituto sull’isola, pagare sessanta euro al giorno. Inoltre il dirigente pone l’accento anche sulla difficoltà che la scuola ha di reperire docenti per brevi periodi o solo per qualche ora: “In questo modo appare impossibile per la scuola garantire una supplenza breve o un contratto di poche ore. Il diritto allo studio è inalienabile e costituzionalmente garantito ma purtroppo nell’isola di Ustica le studentesse e gli studenti sono costrette/i a rinunciare a numerose ore di lezioni a causa del costo esorbitante del collegamento.”

Per questo il dirigente scolastico, nella missiva inviata al Presidente di Regione, nella quale espone le problematiche e le criticità che il costo eccessivo dell’aliscafo porta con sé per i docenti dell’istituto, chiede l’introduzione di tariffe agevolate per tutti i docenti che ne avranno bisogno, sperando che in questo modo il diritto allo studio possa finalmente essere ripristinato: “Ho chiesto l'intervento del Presidente Renato Schifani affinché siano garantite tariffe agevolate per le lavoratrici e i lavoratori della scuola di Ustica così da consentire alle nostre studentesse e ai nostri studenti di non dover ulteriormente pagare, sulla loro formazione e sulla crescita culturale, il costo dell’insularità.”

Data pubblicazione 10 Novembre 2022, Ore 11:18 Data aggiornamento 10 Novembre 2022, Ore 11:28
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