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giovani sempre più isolatiSempre più isolati e lontani da ogni forma di socialità. E' il quadro che emerge dai dati Istat 2022 – i più recenti – sulle condizioni di vita dei giovanissimi, elaborati dal portale Skuola.net. In termini di socialità, la situazione è davvero delicata: infatti, meno di un giovane su tre ha rivelato di frequentare quotidianamente i propri amici.

Un'evidenza che testimonia una tendenza in ascesa visto che, appena dieci anni fa, lo stesso dato si attestava su uno studente su due.
Tradotto in esempi reali, significa che sempre più spesso gli adolescenti rinunciano a cinema, uscite a teatro, concerti, eventi sportivi e, più in generale, ai momenti di svago e socialità. Ma quali sono le cause di questo progressivo, e sempre più marcato, isolamento? I diretti interessati non hanno dubbi al riguardo.

Troppi compiti a casa, eventi sempre più costosi: così si rinuncia alla socialità

Da circa dieci anni la socialità dei giovani è in caduta libera. Parlando attraverso esempi concreti: nel 2014 ben 8 giovani su 10 frequentavano il cinema con regolarità, dato che oggi scende a 6 su 10. Allo stesso modo, sempre nel 2014, la metà degli adolescenti poteva permettersi di dedicare del tempo agli eventi sportivi, oggi, invece, solo 1 su 3 rivela di riuscirci. L'ultimo triennio senza dubbio pesa come un macigno sulla socialità di ragazze e ragazzi, ma pandemia e guerre sembrano essere solo la punta dell'iceberg. Ce lo dicono gli stessi studenti: in molti hanno risposto al nostro appello via social, sottolineando quali sono i reali motivi alla base di queste rinunce.

”Alzano i costi, chiudono i locali, la scuola ti vuole impegnato tutto il pomeriggio sei costretto a scegliere se avere una vita o buoni voti, io scelgo la vita” commenta uno studente, riscuotendo l'approvazione di molti. Un'altra studentessa aggiunge: ”Qualsiasi attività inizia a diventare sempre più costosa, e la scuola pretende troppo dai propri studenti, tenendoli impegnati tutto il pomeriggio la maggior parte delle volte”. Dunque anche l'inflazione, e di riflesso il caro-vita, giocano la loro parte: ”Semplice, le cose costano troppo e gli impegni sono troppi o troppo impegnativi” le fa eco una coetanea.

L'elenco delle polemiche è lungo, da chi accusa la scuola, a chi percepisce dei cambiamenti che interessano l'intera società, e quindi anche gli adulti. Fino ad arrivare a chi mette accuratamente in fila tutte le 'voci' della lista: ”Costi spropositati per ogni evento: che sia un concerto o un film o una serata da qualche parte. Scuola direi più che opprimente dato che ogni docente crede che esista solo la sua materia e tutti dicono 'eh ma se vi mettete 1 ora o 2 ce la fate': sì ,1 ora o 2 per 6 materie sono 12 ore."

"Calcolando che mediamente usciamo da scuola alle 14, tempo di tornare a casa, perché non tutti abitano di fronte la scuola, si fanno almeno le 14:30/15. Poi un cristiano dovrebbe mangiare quindi voglio mettere un'altra mezz'ora affogandosi, 15:30. Iniziando a studiare alle 15:30 calcolando 1 o 2 ore a materia ma sappiamo tutti che 1 o 2 ore per molte materie non bastano si dovrebbero fare letteralmente le 3 di notte, mi spiegate quando ca**o dovremmo avere vita sociale se non il sabato e la domenica? Attendo risposta sia dai gentili docenti sia dai luminari che ci chiamano asociali e sfaticati”, commenta, infine, un'alunna.