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aborto bigliettini offensivi a scuola

Torna a scuola dopo un'interruzione di gravidanza volontaria e, ad accoglierla, trova quattro bigliettini attaccati sulla porta dell'aula e sparsi nel corridoio in cui si trova la sua classe che condannano il suo gesto. E' accaduto in una scuola di Piacenza. Scopriamo insieme i detagli di questa vicenda diventata in poco tempo virale sui social.

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I bigliettini ritraevano l'immagine di un feto e frasi allusive, offese irrispettose della sua difficile scelta. Gesto ovviamente condannato dalla scuola e per il quale la dirigente scolastica ha annunciato di aver avviato un'indagine interna, promettendo la massima severità nei confronti dell'autore o degli autori. La scuola, come prevede il Dpcm, era aperta nonostante la zona rossa sia per i ragazzi con bisogni educativi speciali e disturbi dell'apprendimento, sia per tutti gli altri studenti che, a rotazione, devono frequentare i laboratori.
Accanto alla promessa di risalire al colpevole del misfatto da parte dell’istituto, Cathy La Torre, avvocata e attivista femminista, ha deciso di presentare sulla vicenda un esposto alla Procura di Piacenza per chiedere che vengano accertati eventuali reati.

Le testimonianze dei ragazzi sulla vicenda di Piacenza

L'episodio, risalente a qualche giorno fa, è avvenuto con la scuola aperta nonostante la zona rossa per gli studenti con bisogni educativi speciali, disturbi dell'apprendimento e i laboratori frequentati da tutti i ragazzi a rotazione. Fin da subito la vicenda è rimbalzata sui social anche grazie al post di una compagna di classe della giovane, riporta Repubblica. Ed è stato poi condiviso da decine di utenti e ha suscitato la reazione sdegnata di centinaia di altre persone. "Una mia compagna di classe ha abortito - ha scritto l'amica della studentessa sui social - questo è quello che ci siamo ritrovati sulla porta della nostra classe e su quelle del nostro piano. Mi viene da vomitare e vorrei prendere a ceffoni tutti quegli sfigati che hanno fatto sta cosa”. "Succede in una scuola italiana in provincia di Piacenza - aggiunge un'altra ragazza che ha postato la notizia poi ricondivisa migliaia di volte - , in una scuola con gente giovane che speravo fosse diversa dalle vecchie generazioni, una speranza più vicina di poter cambiare e aprire le nostre menti presto e soprattutto imparare il concetto di rispetto per le scelte personali altrui, ed è questo che più mi inquieta, che ciò che dovrebbe rappresentare il futuro e il cambiamento sia ancora così maledettamente indietro".

Lucilla Tomassi

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