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A scuola compare la bandiera delle Brigate Rosse: è polemica articolo
Fonte foto: Il Resto del Carlino

Il Carnevale è una festa dedicata all'originalità ma a volte si rivela occasione di umorismo di bassa lega. Il confine tra divertente e macabro è molto sottile, e spesso più di qualcuno lo oltrepassa.


 

Così in un liceo artistico di Forlì – in occasione dei festeggiamenti per il Carnevale - è spuntata una bandiera rossa con una stella gialla a cinque punte, inconfondibile simbolo delle Brigate Rosse.

Un fantasma del passato riesumato forse in chiave scherzosa dagli studenti: il fatto è capitato lunedì, suscitando la protesta di Nicholas Pellegrini, coordinatore della Gioventù Nazionale Forlì-Cesena, ala giovanile di Fratelli d'Italia, e di Giacomo Cenesi, coordinatore di Azione Studentesca Forlì-Cesena.


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Cosa erano le Brigate Rosse

Per chi se lo stesse chiedendo, le Brigate Rosse sono state un'organizzazione eversiva di estrema sinistra operante in Italia tra il 1970 e il 1988. Parliamo della più grande e pericolosa associazione militante dal dopoguerra, capace di mettere a segno alcune tra le più efferate azioni criminali della storia repubblicana. Inizialmente attive soprattutto nel Nord Italia, le BR porteranno a termine una serie di azioni terroristiche ai danni di persone e organizzazioni. I bersagli erano molteplici: dalla politica, alle forze dell'ordine, passando anche per funzionari e organi statali. Nel mirino dei terroristi c'era principalmente l'ordine costituito: sovvertire lo Stato repubblicano avrebbe aperto le porte alla tanto acclamata rivoluzione Marxista. Alle BR è stato imputato, tra gli altri crimini, l'omicidio dell'Onorevole Aldo Moro, leader della Democrazia Cristiana, e professore di Diritto Penale presso la facoltà di scienze politiche de La Sapienza di Roma.

 

La denuncia degli studenti, la preside fa chiarezza

Alla luce di tutto ciò è chiaro come a qualcuno non sia andata giù la messa in scena degli studenti di Forlì: “Si tratta di un atto crudele visto che proprio a Forlì le Br hanno compiuto uno dei loro crimini più vigliacchi, l’omicidio di Roberto Ruffilli" ricorda infatti Giacomo Cenesi, intervistato da 'Il Resto del Carlino'. Il coordinatore di Azione Studentesca Forlì-Cesena poi aggiunge: “Un atto inquietante che necessita provvedimenti contro uno sdoganamento di simboli legati a una stagione, quella del terrorismo rosso, che si sperava superata. Certi episodi non vanno assolutamente presi sottogamba. Invitiamo quindi la preside dell’istituto a prendere immediatamente i provvedimenti necessari affinché atti come questi non trovino più spazio nella scuola”.

A dare maggiori delucidazioni circa l'accaduto è stata poi la preside dell'istituto. Su 'ForlìToday' infatti leggiamo che è stata intrapresa “un'azione educativa” nei confronti dei responsabili. La preside ha tenuto inoltre a precisare che la bandiera all'interno della scuola non è stata sventolata, né esibita. Non ci sarebbe stata dunque “alcuna finalità politica”, lamentando inoltre che “l'episodio è stato decontestualizzato”.