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libro geografia media descrizione di roma"Roma Caput Mundi" dicevano i latini quasi due mila anni fa. Una connotazione culturale e sociale di cui la Capitale d'Italia gode da millenni, ma che potrebbe aver preso una nuova forma negli ultimi anni.
Come descrivere una delle più importanti città del mondo a degli studenti di scuole medie?
fonte foto: via Twitter

Secondo alcuni libri di Geografia, nonostante la millenaria storia culturale e artistica, Roma è definita come una "città contraddittoria", con problemi evidenti, come la "crisi degli alloggi", il "traffico" e la presenza di numerosi "immigrati". Immediata la risposta da parte del popolo del web che, indignato, ha pubblicato su Twitter stralci del testo scolastico in questione, chiedendosi se davvero la grandezza della Capitale possa essere ridotta a un elenco di difficoltà.

Roma descritta sul libro di scuola come città contraddittoria piena di problemi

La segnalazione arriva da un utente di Twitter che commenta così la sua scoperta: "Ma come si fa a scrivere cose del genere in un libro di prima media?". Su un libro di Geografia rivolto agli studenti di prima media, Roma è descritta come una "Città contraddittoria, a metà fra una moderna metropoli europea e una caotica città mediterranea". Una netta differenza che continua con una spiegazione ancora più dettagliata della Capitale: essa, infatti, convive con criticità differenti, tra cui il "problema della crisi degli alloggi, del traffico congestionato, dell'inquinamento e dell'accoglienza di numerosi immigrati".

"Libro da denuncia": la critica sui social

Il libro appena descritto, datato 2015, non è l'unico che usa appellativi poco lusinghieri nei riguardi della Capitale italiana. Sotto il post principale, infatti, anche altri utenti hanno pubblicato stralci di paragrafi di altri testi scolastici in cui la città viene definitiva in base alle difficoltà date dallo "smaltimento dei rifiuti" o dall'elevato "inquinamento". Immediate le repliche da parte dei romani e non: "'La crisi degli alloggi' in un paragrafo per descrivere la città più bella del mondo? Da denuncia…". E c'è chi lamenta una evidente presa di posizione da parte delle case editrici scolastiche e degli autori: "È abbastanza comune che nei manuali scolastici emerga in parte l'ideologia degli autori, ma così è un filino troppo".