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Giacomo a 27 anni insegna nel liceo dove si è diplomato articolo

Giacomo Joyce Carenini, un giovane di 27 anni, è diventato insegnante del Liceo Galvani a Bologna, la stessa scuola superiore in cui si è diplomato. Tornato tra i banchi di scuola, questa volta come lettore di matematica nella sezione del liceo classico. Il suo obiettivo non è solo trasmettere conoscenze matematiche, ma anche insegnare ai ragazzi valori che vadano oltre la semplice didattica.

L'ispirazione familiare e la passione per l'insegnamento

In una intervista rilasciata al Il Resto del Carlino, Giacomo racconta che la sua vocazione viene dall'esempio di sua madre, anche lei insegnante al Galvani. Questa figura ispiratrice ha avuto un impatto significativo sulla sua carriera.

Già in giovane età, Giacomo dimostrava una forte passione per l'educazione:Fin da quando avevo otto anni, mi divertivo a creare presentazioni Power Point per spiegare concetti agli altri”

Un approccio innovativo alla didattica

Il ruolo di Giacomo come lettore di mathematics presso il Liceo Galvani è particolare. La materia è divisa in due sezioni: una parte viene insegnata in italiano secondo il programma ministeriale, mentre l’altra, sotto la sua guida, viene svolta in inglese per preparare gli studenti agli esami internazionali Igcse, organizzati da Cambridge. Per ricoprire questo ruolo, Giacomo ha dovuto conseguire una laurea scientifica, dimostrare una competenza madrelingua in inglese e avere esperienza nell'insegnamento. 

La vicinanza di età: un vantaggio per l’insegnamento

Uno degli aspetti più interessanti del percorso di Giacomo è la sua vicinanza d'età con gli studenti. Se per alcuni potrebbe sembrare un ostacolo, lui lo considera un vantaggio: “Gli studenti mi vedono come una figura più disponibile al confronto, e per questo mi rispettano di più”. Un esempio pratico? Appena entrato in classe, gli studenti hanno messo i telefoni sul banco, aspettandosi una severa regola contro il loro utilizzo. Invece, Giacomo ha scelto di dare loro fiducia, spiegando che non era necessario metterli via, ma che bastava non usarli durante la lezione. Questo approccio ha rafforzato il rispetto reciproco tra insegnante e alunni.

Il messaggio di equità e rispetto

Giacomo non si limita a insegnare la matematica; il suo insegnamento si fonda su valori profondi. Come racconta a Il Resto del Carlino: “Noi non siamo uguali, ma siamo equi. Abbiamo tutti gli stessi diritti, e io rispetto i miei studenti. Questo, a sua volta, li porta a comportarsi meglio anche tra di loro”. Per lui, la vera bellezza dell’insegnamento è la possibilità di trasmettere positività, empatia e rispetto umano.

Un consiglio per i giovani aspiranti docenti

Ai suoi coetanei che vogliono intraprendere la carriera dell'insegnamento, Giacomo suggerisce di informarsi su tutte le modalità possibili per diventare docenti, andando oltre i percorsi tradizionali delle graduatorie statali. Spesso, ci sono opportunità poco conosciute che potrebbero avvicinare all'insegnamento senza dover affrontare necessariamente i concorsi pubblici.

Giacomo crede nella nuova generazione di insegnanti: “Siamo più focalizzati sul rispetto umano che sul rispetto rigido delle regole. C’è più empatia verso i ragazzi”, afferma, sottolineando come il dialogo e il confronto possano essere strumenti efficaci per motivare e coinvolgere gli studenti.