5' di lettura 5' di lettura
padre aggredisce esaminatori motorizzazioneL'Unione Generale del Lavoro di Catania ha denunciato che, durante lo svolgimento degli esami pratici di guida, un genitore di un giovane che era stato bocciato ha aggredito due esaminatori della motorizzazione civile.

Con un pugno uno dei due esaminatori è caduto al suolo, ma non contenti, padre e figlio, hanno tentato di percuotere con dei caschi l'uomo e successivamente anche il suo collega che nel contempo si era avvicinato.

Due esaminatori della Motorizzazione aggrediti dal genitore del ragazzo bocciato

Mentre erano in corso gli esami pratici di guida dei motorini, che si tengono nell’apposita pista situata nella zona industriale di Catania, un uomo si è presentato insieme al figlio, che precedentemente era stato esaminato e poi bocciato in quella stessa sede, e ha iniziato a creare scompiglio, aggredendo entrambi gli esaminatori presenti.

Il primo è stato colpito al volto, e in seguito al colpo è stato sbalzato al suolo.

Dopo la caduta, il padre, spalleggiato dal figlio, si è riversato sull'uomo a terra, inveendo con i caschi su di lui e sul collega che nel mentre li aveva raggiunti preoccupato.

Sul posto, fortunatamente, sono intervenute prontamente le forze dell’ordine che hanno immediatamente riportato la calma e effettuato i rilevi, analizzando anche il sistema di videosorveglianza in dotazione della sede della motorizzazione. Sono poi passati alla ricostruzione dei fatti, non prima però di avvertire e far sopraggiungere il personale del 118 che ha prestato assistenza sanitaria ai due operatori feriti.

“Fatto grave, serve più tutela per i lavoratori ormai ogni giorno a rischio” sono state le parole con le quali la Ugl catanese ha condannato il vile gesto tramite comunicato stampa. E quindi il segretario territoriale Giovanni Musumeci ed il rappresentante sindacale aziendale Alessandro Catalano hanno voluto esprimere solidarietà alle due vittime, riponendo negli inquirenti assoluto credito nella gestione dell'intera vicenda: “Nel condannare fermamente quanto accaduto, riponendo piena fiducia anche nel lavoro degli inquirenti ed esprimendo vicinanza e solidarietà ai lavoratori coinvolti loro malgrado, non possiamo che evidenziare per l’ennesima volta i rischi cui sono esposti ogni giorno i dipendenti della Motorizzazione civile".

Inoltre, Musumeci e Catalano hanno continuato portando l'attenzione proprio sulla scarsa sicurezza di cui godrebbero gli uffici della zona industriale di Catania e denunciando l'assenza di un vero e proprio sistema di sicurezza che possa garantire la tranquillità agli impiegati locali: "Già gli uffici principali di San Giuseppe La Rena sono quotidianamente a rischio, data la quantità di utenza che ricevono e la delicatezza di pratiche da evadere a carico delle poche unità lavorative che si contano in organico. Inutile sottolineare la pericolosità dell’ufficio della Zona industriale, non solo soggetto a dei furti continui, ma in quanto isolato è costantemente potenzialmente rischioso per chi ci lavora, in mancanza di un adeguato sistema di sicurezza."

E infatti il governatore e il rappresentante sindacale evidenziano anche le diverse segnalazioni arrivate agli uffici locali inerenti all'incremento della tutela di quella specifica zona, e chiedono quindi che si agisca sia per rendere meno pericolosa la sede industriale, sia per far sì che episodi di mancanza di rispetto umana e del ruolo che i due esaminatori stavano svolgendo possano non accadere più: "Diverse volte, ci risulta, sono state avanzate, a chi di competenza, richieste per l’incremento della sorveglianza da parte delle forze dell’ordine stesse in occasione delle sedute d’esame, ma a quanto pare queste istanza non hanno sortito alcun effetto. A nome dei lavoratori, quindi, chiediamo più tutela perché la mancanza di rispetto per la figura dell’esaminatore e del tecnico, oltre che della persona, dovuta a questo generale imbarbarimento della società, non possono essere motivo di perdita dell’incolumità per i dipendenti della Motorizzazione".